Page 16 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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L’enorme distanza intellettuale che separa le varie branche della matematica, fa sì che
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         questa debba, per forza di cose, essere insegnata a tappe, altrimenti si provocherebbe

         una grande avversità degli studenti verso la materia.


         Per evitare che questo avvenga, bisognerebbe iniziare il percorso formativo usando i
         cosiddetti “oggetti mentali”, cioè delle nozioni di tipo matematico che appartengono al

         pensiero comune e che possono fare da intermediari tra la realtà e la matematica.

         Pitagora credeva che non solo la matematica, ma

         qualsiasi  altra  cosa  potesse  essere  dedotta  dai

         numeri  (aritmetizzazione),  e  solo  da  un  tempo
         relativamente  breve  si  è  scoperto  che  tutta  la

         matematica  pura  possa  derivarsi  dai  numeri
         naturali.


         Una volta ridotta tutta la matematica pura alla

         teoria dei numeri naturali, il passo successivo è
         stato quello di ridurre questa stessa teoria ad un

         insieme  minimo  di  premesse  e  di  termini  non
         definiti dai quali la si potesse derivare.


                                  Questa opera fu compiuta da Giuseppe Peano (1858 – 1932).


                                 Egli  dimostrò  come  l’intera  teoria  dei  numeri  naturali  potesse

                                 essere  dedotta  da  tre  idee  primitive  e  da  cinque  proposizioni
                                 fondamentali in aggiunta a quelle della logica pura.


                                 L’opera  di  analisi  della  matematica  fu,  quindi,  enormemente
                                 facilitata da questo lavoro.


         Le tre idee primitive della aritmetica di  Peano erano date dallo 0, dal numero e dal

         concetto di “successore”, cioè del numero successivo nell’ordine naturale (0, 1, 2, 3, 4,
         …), mentre le 5 proposizioni primitive sono:


         lo 0 è un numero;


         il successore di ogni numero è un numero;


         due numeri non possono avere lo stesso successore;


         lo 0 non è il successore di alcun numero;
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