Page 19 - Capire la matematica
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Prefazione



           Vorrei iniziare questo libro citando il pensiero di uno dei più grandi scienziati del XX se-
           colo: Sir Fred Hoyle, secondo il quale “gli studenti dovrebbero studiare la matematica

           per proprio conto, e per far questo devono imparare a risolvere puzzle e rompicapi”.
           Alla fine del libro, proprio per questo sono inseriti alcuni enigmi, utili a sviluppare queste
           capacità.

           Il compito dell’insegnante dovrebbe essere solo quello di scegliere quali tipi di esercizi

           affidare ai ragazzi e impostare il modo di porsi le domande, di ragionare.

           Secondo  Fibonacci,  invece,  i  calcoli  della  somma  e  della  moltiplicazione  andrebbero
           svolti con l’aiuto delle dita delle mani, perché questo aiuterebbe la mente a divenire più

           sciolta nel sommare e moltiplicare numeri diversi, proprio come facevamo da bambini.
           Fin da piccoli, infatti, usiamo le dita per indicare i numeri. Pensiamo ad un bambino
           molto piccolo a cui chiediamo la sua età. Ci risponderà sempre usando prima le dita e

           poi la voce. Anche crescendo, se dovessimo contare un numero grande di oggetti, senza
           l’uso delle dita, faremmo molta più fatica.

           Approfondimento: metodo per eseguire semplici moltiplicazioni con le dita.


           Questo metodo, di probabile origine romana e molto diffuso anche nel Rinascimento,
           permette di moltiplicare fra loro due numeri compresi fra 6 e 10. Consiste nell’indicare
           sulle due mani di quanto ogni numero superi il 5. Successivamente si sommano fra loro

           le dita alzate e questa sarà la cifra delle decine del risultato.

           Le unità, invece, saranno rappresentate dalla somma delle dita piegate di entrambe le
           mani.


           Vediamo, ad esempio. Calcoliamo 6 × 8. In questo caso 1 e 3 saranno le dita alzate sulle
           due mani e queste le sommiamo fra loro: 1 + 3 = 4. Le dita piegate in questo esempio
           saranno 4 su una mano e 2 sull’altra e queste le moltiplichiamo fra loro. Il primo numero
           ci dà le decine, 4 × 10, e il secondo le unità, 8. Il risultato sarà quindi 48.





















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