Page 717 - Capire la Fisica
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Lo Smartphone



           Il telefonino è l’oggetto che più di tutti ha modificato il nostro modo di vivere.


           Per comunicare utilizza le radiofrequenze e per questo svolge le funzioni di un emetti-
           tore e di un ricevitore di segnali radio, interagendo con la rete di ricetrasmettitori fissi
           distribuiti sul territorio, ovvero le antenne per la telefonia mobile.


           L’area coperta da un’antenna prende il nome di cella, ed è per questo che i telefoni
           mobili vengono anche chiamati “cellulari”.

           Ogni volta che digitiamo un numero telefonico e premiamo il tasto di conferma, in-

           viamo un segnale alla cella più vicina, che dopo averci riconosciuti invia la richiesta a
           una sede del nostro fornitore di servizi telefonici, il quale poi la smista su rete fissa se
           abbiamo composto il numero di un telefono fisso, oppure alla cella che in quel mo-
           mento è associata al telefono mobile chiamato.


           Dopo che viene stabilita la comunicazione è possibile comunicare o inviare e ricevere
           dati, audio, sms, immagini, internet, etc., sfruttando le onde radio.


           Lo smartphone non è altro che un ricetrasmettitore radio che opera tra 0,2 e 0,6 watt
           attraverso frequenze di 900 MHz o 1,8 GHz.

           Come tutte le apparecchiature elettriche, anche il telefono cellulare genera un campo
           elettromagnetico, e il fatto di portarlo sempre con noi lo rende un oggetto nocivo alla

           nostra salute.

           Sarebbe opportuno tenere il cellulare in un astuccio di cuoio e nichel e schermare an-
           che il suo interno con reti in nichel.


           La sicurezza per la salute non è mai troppa.





























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