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Induzione Elettromagnetica
L’induzione elettromagnetica consente di passare da una forma all’altra di campi elet-
trici e magnetici e trova impiego in diversi accessori come i trasformatori, gli adattatori
portatili e soprattutto nelle dinamo delle biciclette.
Quando si avvicina ad un avvolgimento metallico un campo magnetico variabile, que-
sto esercita sulle cariche presenti nella bobina una forza che le mette in movimento,
creando una corrente elettrica.
Il contenitore metallico della dinamo contiene un magnete ed una bobina conduttrice:
girando per mezzo della ruota, il cilindro sporgente della dinamo mette in rotazione il
magnete su cui è avvolta la bobina.
Il magnete rotante genera, quindi, un campo magnetico variabile, e gli elettroni pre-
senti nel filo conduttore della bobina si muovono, creando una corrente elettrica che
illumina la lampadina.
Più forte è la pedalata e più luminosa sarà la luce proveniente dalla lampadina. Si dice
che la corrente viene indotta nella bobina mediante il fenomeno
dell’induzione elettromagnetica.
Non fa alcuna differenza se è il magnete o la bobina a muoversi,
purché siano in movimento l’uno rispetto all’altro.
Solleviamo la mano destra e dirigiamo il pollice verso l’alto, l’in-
dice in avanti e il medio a sinistra, ad angolo retto con l’indice: per un conduttore il
movimento verso l’alto (lungo il pollice) è un campo magnetico diretto lungo l’indice,
verrà indotta una corrente in direzione del medio, con ogni dito perpendicolare agli
altri due.
La relazione esistente tra il campo magnetico variabile e la forza che esso induce è
espressa dalla “legge di Faraday”.
La forza indotta, chiamata forza elettromotrice è data dal numero di spire della bobina
moltiplicato per la velocità con cui varia il flusso del campo magnetico (che aumenta
all’aumentare dell’intensità del campo magnetico e della superficie della bobina).
La corrente indotta è sempre tale da opporsi alla variazione del campo che l’ha pro-
dotta (come stabilisce la legge di Lenz); altrimenti il sistema si auto-amplificherebbe,
violando la conservazione dell’energia.
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