Page 77 - La Storia delle Scienze
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La Scienza nel Medio Evo
Nel medioevo vi erano solo tre professioni liberali: la carriera ecclesiastica, quella giuri-
dica e quella medica.
I candidati ad ognuna di queste di-
scipline furono solitamente educati
nelle università, che erano delle isti-
tuzioni essenzialmente ecclesiasti-
che, dove anche la maggior parte
degli insegnanti erano ecclesiastici e
molti degli studenti erano destinati
a prendere i voti, pertanto l’orienta-
mento intellettuale era per forza fi-
nalizzato verso una conoscenza reli-
giosa.
Su questi uomini e giovani pesava la responsabilità di mantenere in Europa la vita intel-
lettuale.
Il mondo medievale riconquistò la scienza greca, imparando molto più di quanto i romani
avessero mai conosciuto.
I pensieri filosofici di Aristotele, maestro di logica, fisica e cosmologia, indicavano la nuova
via da seguire e avrebbero dotato l’uomo di nuove capacità che lo avrebbero reso capace
di esplorare il mondo e la natura più profondamente e ampiamente di prima, ponendo
così, anche le basi di un nuovo approccio intellettuale verso la scienza.
Fortunatamente, però quando l’Europa si trovò immersa nei secoli bui del Medioevo, le
scoperte in Oriente permisero alla matematica e a tutta la scienza, di continuare a svilup-
parsi e affermarsi.
Una “rinascita”, in Italia, si ebbe sin dal XII secolo e comportò grandi progressi in tutti i
campi della scienza, stimolata dall’interesse per le civiltà classiche da parte dei ricchi so-
vrani dell’Europa del XV secolo.
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