Page 81 - La Storia delle Scienze
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La Rivoluzione Scientifica
Mentre per i filosofi greci la sperimentazione era irrilevante, questa iniziò a prendere
piede nell’epoca rinascimentale, con Bacone prima e poi con Galileo Galilei, le cui grandi
qualità gli permisero di esporre e divulgare le sue idee e i suoi esperimenti, in maniera
così chiara e suggestiva, da riuscire a conquistare la comunità colta d’Europa, tanto che
incominciarono ad apprezzare, oltre ai suoi risultati, anche i suoi metodi.
Con i grandi protagonisti della rivo-
luzione scientifica del ‘600 si ha un
nuovo modo di pensare al rapporto
tra matematica e natura, che vede
il suo centro nello sviluppo del cal-
colo infinitesimale e crede di poter
ricavare le leggi matematiche che
governano ogni fenomeno natu-
rale.
Nel XV secolo l’Italia era la più pro-
spera e colta regione d’Europa,
dove il Rinascimento aveva interes-
sato anche la scienza e la tecnolo-
gia.
Le università italiane superavano tutte le altre per il livello dei loro insegnamenti e per
l’originalità delle loro facoltà.
Il sistema tolemaico era matematicamente complicato e non si accordava con la rappre-
sentazione fisica dell’Universo data da Aristotele e, soprattutto, non riusciva ad indicare
come potessero venire rettificati i noti errori del calendario.
Quest’ultimo problema, di così grande importanza per la Chiesa, indusse lo stesso papato
a favorire la ricerca di un nuovo sistema.
Il sistema eliocentrico proposto da Nicolò Copernico (1473 – 1543) diede inizio alla rivo-
luzione scientifica, tanto è vero che fu uno dei primi a proporre un modello eliocentrico
dell’Universo: “la Terra non è il centro dell’Universo, ma gira attorno al Sole”, contraria-
mente da quanto sostenuto nella “Bibbia”.
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