Page 54 - Capire la matematica
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           Dati: 2p = 2( + ) = 80m, Area = 375m .
                                      ̅̅̅̅
           Obiettivo: determinare .

                                                                      ̅̅̅̅
                                                                                                        ̅̅̅̅
                                                                                       ̅̅̅̅ 2
                                                                              ̅̅̅̅ 2
           Soluzione: sappiamo per il teorema di Pitagora che  = √ +  . Poniamo  =
               ̅̅̅̅
            e  = , con x, y > 0.
                                                         +  = 40
           Il problema si formalizza con il sistema{
                                                         ∙  = 375
                                                                                   2
           I numeri richiesti sono le soluzioni reali positive dell’equazione t  - 40t + 375 = 0 e preci-
                                                                  ̅̅̅̅
                                                  ̅̅̅̅
           samente t1 = 15 e t2 = 25. Per cui  = 25 e  = 15. Sostituendo nella formula
                      ̅̅̅̅√̅̅̅̅ 2
                                    ̅̅̅̅ 2
           abbiamo:   +  = √625 + 225 = √850 = 5√34.



                                                   Regola di Cartesio



           Se in un’equazione di secondo grado i coefficienti sono tutti diversi da zero e il discrimi-
           nante è ≥ 0, allora è possibile avere delle informazioni sui segni delle soluzioni senza
           calcolarle esplicitamente.


           La regola dei segni di Cartesio stabilisce che il numero di radici reali positive di un poli-
           nomio p(x) a coefficienti reali è minore o uguale al numero dei cambiamenti di segno
           nella sequenza dei coefficienti non nulli di p(x), ordinati secondo le potenze di x crescenti
           o decrescenti, e la differenza è un numero pari.


           Approfondimento: per capire meglio questa regola, è utile ripassare il Teorema dei Va-
           lori Medi [Sia f : I → R una funzione continua definita sull’intervallo chiuso e limitato I

           ⊂R e a valori reali. Allora f (I) è un intervallo] e il Teorema di Rolle [Sia p(x) una funzione
           polinomiale a coefficienti reali. Tra due zeri reali a e b consecutivi, a < b , di p(x), esiste
           un numero dispari di zeri reali di p’(x)].


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           Nota: In un’equazione ax  + bx + c = 0, dove i coefficienti sono tutti non nulli, le coppie
           di coefficienti (a, b) e (b, c) sono dette coppie di coefficienti consecutivi. Una coppia di
           coefficienti consecutivi presenta:


               - una permanenza se i coefficienti hanno lo stesso segno;
               - una variazione se i coefficienti hanno segni diversi.


           I casi che possono presentarsi sono 4:

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