Page 622 - Capire la Fisica
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Quando tutti i centri di curvatura delle superfici si trovano sulla stessa retta, questa
viene chiamata “asse ottico” e il sistema è detto “centrato”. L’asse ottico è l’asse di
simmetria di rotazione del sistema, mentre il punto di incontro dell’asse con una su-
perficie riflettente o rifrangente viene chiamato “vertice”.
Le lenti
Le lenti sono alla base del funzionamento di molti strumenti ottici, come gli occhiali, le
macchine fotografiche e i telescopi.
Approfondimento: Gli occhiali da sole.
Le loro origini sono comuni a quelle della fotografia.
Nel 1727 il professor Johann Heinrich Schulze (insegnava greco, arabo e medicina, ma
si interessava anche di chimica) lasciò per caso un recipiente di vetro, contenente pol-
vere di gesso, sul davanzale della finestra. Passate alcune ore, si accorse, che a contatto
con la parete esposta al sole, la polvere si era scurita. Questo strano effetto lo indusse
a sospettare la presenza di qualche strano contaminante, perché il gesso non aveva
quella proprietà, ma poi si ricordò di aver immerso nel contenitore, in precedenza, un
pezzettino di argento.
Verso la fine del ‘700, lo scienziato britannico Thomas Wedgwood (1771 – 1805) sfruttò
questa caratteristica per ottenere immagini di oggetti su carta o pellame, dopo essere
stati impregnati di nitrato d’argento. Su questa base una trentina d’anni dopo nacque
la “Fotografia”.
L’immagine restava impressa fino a quando il foglio non veniva nuovamente esposto
alla luce, mentre rimaneva intatto all’ombra. Da questa idea, invece, nacquero le lenti
che si scuriscono al Sole e poi si schiariscono all’ombra.
Una lente sferica è costituita da un blocco di materiale trasparente delimitato da due
superfici sferiche e possono essere di tipo convergente o divergente.
Le lenti convergenti sono in grado di deviare i raggi che incidono su di esse parallela-
mente all’asse ottico e li fanno convergere in un punto sull’asse ottico detto fuoco F.
Le lenti divergenti, invece, sono in grado di deviare i raggi che incidono su di esse pa-
rallelamente all’asse ottico e li fanno divergere come se provenissero da un punto
sull’asse ottico, detto fuoco F.
La distanza tra il fuoco e il centro di una lente è chiamata distanza focale f della lente.
Esercizio: La messa a fuoco di una macchina fotografica.
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