Page 47 - La Storia delle Scienze
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La civiltà Egiziana
Le culture di Mesopotamia ed Egitto e
quella dei Maya avevano molto in co-
mune.
Da un punto di vista matematico, il
loro approccio ai numeri era funzio-
nale, cioè finalizzato a degli scopi,
come il calcolo delle tasse, la tecnica
per costruire una piramide o più sem-
plicemente per la previsione di
un’eclissi.
La matematica, e di conseguenza anche la scienza, affondano le sue radici in una civiltà
antichissima, l’Egitto.
L’uomo iniziò a scrivere per poter contare correttamente, in quanto era alla ricerca di un
metodo più veloce e sicuro rispetto all’uso della sola mente, per poter fare i calcoli con
maggiore agilità e precisione.
Poi gradatamente arrivò alla “scrittura ideografica”, ovvero quella costituita da parole-
oggetto, quando assieme al numero divenne necessario registrare anche il tipo di merce
o di oggetti che si voleva conteggiare.
Gli Egizi, infatti, come i Sumeri, i Babilonesi, gli Assiri ed altre popolazioni vissute prima o
contemporaneamente a questa civiltà, furono degli abili matematici.
Il “Ramesseum”, tempio funerario
dedicato al faraone Ramses II, ha
dato luce al più antico papiro mai ri-
trovato, il “Papiro di Ahmes”, datato
1650 a.C., conosciuto anche come
“Papiro di Rhind”, dal nome di un
egittologo scozzese, Henry Rhind,
che nel 1858 lo acquistò a Luxor e
che oggi è conservato al British Mu-
seum di Londra.
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Questo papiro , lungo circa 5 m e
alto circa 30 cm, fu scritto da uno
21 Il papiro era un materiale su cui era molto più facile scrivere rispetto alle tavolette di argilla che usavano i popoli della
Mesopotamia.
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