Page 255 - La Storia delle Scienze
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Come funziona l’Universo …
Già nell’antica Grecia, Democrito chiamò l’unità minima atomos (indivisibile), ma questo
non è l’atomo che conosciamo noi, che è costituito da particelle (elettroni, protoni e neu-
troni), alcune delle quali (protoni e neutroni) sono a loro volta costituite da altre particelle
più piccole, etc., fino ad arrivare ai veri mattoni costituenti la materia, l’atomo di Demo-
crito.
L’atomo di Democrito ed Epicuro era in contrasto con l’idea di
Aristotele, che la materia potesse essere divisa in parti sempre
più piccole: si trattava in pratica del primo conflitto tra fisica clas-
sica e quantistica.
Solo all’inizio dell’800, John Dalton, sviluppò la prima teoria ato-
mica moderna, basata su come i vari elementi si combinano tra John Dalton
loro fino a formare i composti.
La materia che conosciamo e che vediamo tutta intorno a noi è molto complessa, è costi-
tuita da miliardi e miliardi di molecole, a loro volta costituite da miliardi di combinazioni
di atomi, che costituiscono pianeti, soli, alberi, mari, montagne e quant’altro noi pos-
siamo osservare.
Però non è stato sempre così. Durante i primi istanti dopo la creazione dell’Universo, se-
condo la Teoria del Big Bang, non esisteva ancora la materia, non c’erano nuclei, atomi e
niente che fosse costituito da frammenti più semplici.
Questo perché l’elevatissima temperatura dell’Universo primordiale non consentiva la
formazione di tali oggetti, in quanto anche se si fossero formati da collisioni transitorie,
si sarebbero istantaneamente decomposti nei loro costituenti più elementari.
Approfondimento: La temperatura media nello spazio è di -270,4°C. Quella della superfi-
cie del Sole è di circa 5.500°C, mentre nel suo nucleo supera addirittura i 15.000.000 °C.
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Forse esisteva un solo tipo di particella, una sola forza, ma questo siamo ancora molto
lontani dal scoprirlo.
In questa entità primordiale erano contenuti i mattoncini del mondo complesso in cui
oggi ci siamo evoluti.
Attualmente l’ipotesi dell’esistenza del “campo di Higgs”, costituisce la migliore spiega-
zione possibile sull’origine della massa delle particelle.
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