Page 232 - La Storia delle Scienze
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di rilevare queste onde, perché per una localizzazione abbastanza precisa occorre una
triangolazione tra almeno tre interferometri diversi.
Si sta lavorando ad un progetto: Lisa che prevede di mandare nello spazio, in orbita solare,
un interferometro con bracci lunghi 5 milioni di chilometri.
Come abbiamo detto all’inizio, la prima osservazione di onde gravitazionali, provocate
dallo scontro di due buchi neri, è avvenuta nel 2015 ad opera di LIGO (Laser Interferome-
ter Gravitational Wave Observer), due impressionanti dispositivi creati congiuntamente
dal California Institute of Technology e dal Massachusetts Institute of Technology, grazie
ai fondi della National Science Foundation, separati da una distanza di oltre 3.000 km.
Gli interferometri laser sono costi-
tuiti da due tubi vuoti lunghi 4 chilo-
metri e larghi poco più di un metro,
disposti a formare una gigantesca L,
in cui, con un particolare gioco di
specchi aventi una precisione eleva-
tissima, due luci laser vengono ri-
flesse per una distanza di 800 km e
dopo questo percorso vengono nuo-
vamente misurati e confrontati.
Se e quando l’onda gravitazionale dovesse colpire la Terra, uno dei due tubi verrebbe
deformato di una quantità infinitesima, pari a un milionesimo di milionesimo della lar-
ghezza di un capello, equivalente ad un centomilionesimo del diametro di un atomo, ma
rilevabile dagli strumenti preposti. Per ritenersi valida, la stessa misurazione dovrebbe
avvenire contemporaneamente sui entrambi i rivelatori.
Grazie a LIGO potremo finalmente vedere l’Universo in un modo del tutto nuovo, utiliz-
zando le onde gravitazionali al posto di quelle elettromagnetiche (luce, onde radio, infra-
rossi, raggi X e raggi gamma).
Grazie all’osservazione delle onde elettromagnetiche emesse, riflesse o assorbite dagli
oggetti celesti, possiamo osservare pianeti, stelle, nebulose, galassie, e riusciamo anche
a risalire alle loro proprietà. La stessa cosa accadrà con la rilevazione delle onde gravita-
zionali, che ci permetteranno di indagare su molti fenomeni che avvengono nel cosmo e
di cui sappiamo ancora molto poco.
***
Approfondimento: Se immaginiamo due buchi neri posti uno accanto all’altro, questi ini-
zierebbero a cadere l’uno verso l’altro, dando vita ad una rotazione a mo’ di spirale l’uno
attorno all’altro fino a fondersi insieme in una gigantesca collisione.
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