Page 209 - La Storia delle Scienze
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ASTROFISICA E COSMOLOGIA
Verso la metà dell’800 nasce,
sulla sulle basi di nuovi risultati
di laboratorio, una nuova
“scienza” che si propone di
esplorare ciò che fino ad allora
era stato ritenuto inesplorabile:
natura, composizione, struttura
e funzionamento dei corpi cele-
sti.
Nei suoi primi anni di vita, è
stata una branchia della fisica,
molto approssimativa e povera sia di idee, sia di fondamenti teorici, lontanissima dalla
scienza che è “oggi”.
Questi erano indecisi anche sul nome da assegnarle. Inizialmente gli fu dato il nome di
“Fisica celeste”, poi di “Fisica solare”, in quanto nasceva dallo studio del Sole, poi ancora
di “Nuova astronomia” e solo verso i primi anni del 900 le si affibbiò l’attuale nome di
“Astrofisica”.
Con la scoperta della “spettroscopia” cambiò anche il modo di avvicinarsi allo studio della
“fisica”.
Nell’ “Ottica” del 1704, Newton esplorò per la prima volta la natura dei colori, dimo-
strando che questi fossero dovuti ad una mescolanza eterogenea dei raggi del Sole, così
come si poteva intuire dall’utilizzo di un prisma, che separava il fascio di luce in uno spet-
tro di colori.
Solo dopo la scoperta della “spettroscopia” si è capito, in realtà, che il colore della luce
emessa dai vari oggetti luminosi, dipende esclusivamente dagli atomi di cui è composto il
materiale che costituisce quegli oggetti; e per capirlo si dovette aspettare altri e due se-
coli. L’astrofisica dunque è nata, soprattutto, grazie alla “spettroscopia solare”.
La “nuova astronomia” non si contentava dei telescopi esistenti, ma li progettava sempre
più grandi e potenti, per acquisire luce di stelle e galassie, sempre più lontane, per classi-
ficarne gli spettri, ormai raggruppati in ben 5 tipi diversi: Nel primo ci sono le stelle bian-
che azzurre come Sirio e Vega, nel cui spettro, quasi continuo, si notano soltanto le quat-
tro principali righe dell’idrogeno; nel secondo le stelle gialle come il Sole, il cui spettro è
solcato da molte righe di assorbimento; nel terzo le stelle arancione come Betelgeuze;
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