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La Fisica Nucleare



                                           Antoine Henri Becquerel (1852 – 1908) nel 1896 scoprì che

                                          alcuni elementi come l’uranio emanavano una radiazione pe-
                                          netrante simile ai raggi X, ma emessa spontaneamente.

                                          Questa nuova proprietà della materia, battezzata col nome di

                                          radioattività, non aveva nulla a che vedere col trattamento
                                          chimico o fisico cui era sottoposta, ma era una proprietà in-
                                          trinseca dell’atomo.


           Poi fu la volta dei coniugi Pierre e Marie Curie con i loro fonda-
           mentali studi sulla radioattività, a scoprire altri elementi ra-
           dioattivi: il torio, il polonio e il radio, etc.

           A partire dal 1897 Marie si dedicò, nel laboratorio del marito,

           a una tesi sui raggi emessi dai sali di uranio, appena scoperti da
           H. Becquerel.

           Dopo la morte di Pierre, avvenuta in un incidente stradale, Ma-

           rie gli succedette nella cattedra e nella direzione del laborato-
           rio; fu la prima donna ammessa a insegnare alla Sorbona.

           Rutrford scoprì che un preparato radioattivo può emettere al-

           meno due specie di radiazioni, inizialmente contraddistinte in base al loro potere pene-
           trante nella materia: la componente poco penetrante fu chiamata radiazione alfa e quella
           più penetrante radiazione beta.


           Qualche tempo dopo, il francese P. U. Villard (1860 – 1934) evidenziò un terzo tipo di
           raggi, molto simile ai raggi X, e molto più potenti dei raggi beta, che egli chiamò radiazione
           gamma.

           In seguito si riconobbe che i raggi α sono nuclei di elio con doppia carica positiva, i raggi

           β sono elettroni, mentre i raggi γ sono onde elettromagnetiche, cioè fotoni di altissima
           energia, ancora più elevata di quella dei raggi X.

           Il fenomeno della radioattività è il risultato di una trasformazione spontanea di un ele-

           mento in un altro.

           L’emissione di una particella α ha come risultato la formazione di un elemento spostato
           di due posti a sinistra nel Sistema Periodico ed il cui peso è inferiore di quattro unità a

           quello dell’elemento di partenza.





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