Page 360 - La Storia delle Scienze
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Adone nacque dal rapporto incestuoso di sua madre Mirra con il padre Cinira (nonno
              di Adone). La bella Mirra, purtroppo si innamorò del padre e supplicava tutti i giorni
              i Numi di aiutarla a combattere questo atroce tormento, tanto che cercò anche di

              togliersi la vita. Fu salvata dalla nutrice, mentre aveva già il cappio al collo. La vecchia
              riuscì a farsi raccontare il perché di questo immane gesto, tanto che le promise di
              farle avere un incontro d’amore con il padre.
              Essendo vicini i festeggiamenti in onore di Cecere, ed avendo la madre della ragazza,

              Cencreide, fatto un voto di castità che le impediva di andare a letto con il marito, la
              nutrice propose all’anziano genitore di accoppiarsi con una vergine, alla sola condi-
              zione posta dalla giovane, di non farsi mai vedere. Il padre accettò.

              Tutto andò secondo i desideri di Mirra. I due si accoppiarono per nove notti di se-
              guito con reciproca soddisfazione, fino a quando, l’ultima notte, la decima, Cinira,
              spinto dalla curiosità, accese la luce per vedere in faccia la giovane donna.
              Come si accorse che era la figlia, la inseguì con una spada, prima per tutta casa e poi

              per i boschi, dove Mirra chiese aiuto agli dei, dicendo che per non contaminare i vivi,
              né tantomeno offendere i morti con la sua presenza, di voler essere trasformata in

              qualcos’altro per espiare la propria colpa.
              Gli Dei si commossero e la trasformarono in un albero. Nonostante la metamorfosi,
              però, i fendenti del padre continuarono a colpirla e da ogni ferita venne fuori una
              resina profumata, che per l’appunto fu chiamata “mirra”.

              Mirra, però era già stata fecondata e dopo nove mesi, la corteccia dell’albero si aprì
              e venne alla luce Adone.
              Afrodite, la dea dell’amore, che aveva assistito alla scena, prese con sé il bambino e

              lo diede a Persefone, la dea della vegetazione primaverile, che non appena lo vide
              se ne innamorò e decise di tenerlo con sé.
              Passarono gli anni e Adone diventò uno splendido giovane, di cui si innamoravano
              tutte le donne, perfino Afrodite, che lo prese come amante, al posto di Ares, il dio

              della guerra.
              Quando la cosa giunse alle orecchie di Persefone, le due dee ebbero un’atroce di-

              sputa, tanto che la cosa arrivò fino alle orecchie di Zeus.
              Zeus, allora volle intervenire e decise di far risolvere la questione alle muse, che de-
              cisero così: Adone passerà 4 mesi con Afrodite e 4 con Persefone e altri e 4 mesi con
              chi vorrà lui. Afrodite, però, non si accontentò dei suoi 4 mesi, e quando ebbero

              termine, indossò la “cintura della seduzione” in grado di far innamorare di lei, chiun-
              que la guardasse. Così Adone passò con lei anche i 4 mesi successivi.
              Persefone si recò da Ares e gli raccontò l’accaduto. Ares, allora decise di trasformarsi

              in un cinghiale gigantesco e squartò il rivale in amore.
          3. Titone: era un bellissimo ragazzo ed un abile pescatore. Era abituato ad alzarsi presto
              tutte le mattine, fino a quando, un bel giorno, Eos, la dea dell’Aurora, non se ne


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