Page 364 - La Storia delle Scienze
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Un giorno questi due popoli decisero di visitare il paese degli Iperborei , ed orga-
nizzarono
una grande spedizione, di almeno dieci milioni di uomini. Ma, una volta giunti dagli
Iperborei, fu tanta la loro delusione nel constatarne il misero tenore di vita, che essi
ritornarono in patria, rivalutando la loro abituale esistenza.
Sileno, continuò a raccontare, rivelò l’esistenza di un gorgo vorticoso che nessuno
poteva mai superare. Qui vi erano due corsi d’acqua che scorrevano vicini. Gli alberi
che crescevano sulle rive del primo avevano frutti che facevano piangere e gemere
chi li mangiava, mentre gli alberi che crescevano sulle rive del secondo fiume ave-
vano frutti che ridonavano la giovinezza ai vecchi, facendoli regredire dalla vecchiaia,
attraverso la maturità, l’adolescenza e l’infanzia, fino a divenire dei neonati ed infine
sparire.
Mida, deliziato dalla fantasia di Sileno, lo trattenne per cinque giorni e cinque notti
e poi ordinò ad una guida di scortarlo fino alla sua dimora.
Dioniso, che era stato cresciuto da Sileno, si preoccupò per la sorte di Sileno e mandò
a chiedere a Mida quale ricompensa desiderasse in cambio della sua vita, ed il re
chiese di poter avere la capacità di trasformare in oro tutto ciò che avrebbe toccato.
Inizialmente si sentì l’uomo più felice del mondo, godendo con incosciente ingenuità
dell’aureo luccichio che lo circondava. Ma quando si accorse che anche il cibo e le
bevande che portava alla bocca si trasformavano in oro, comprese che sarebbe ben
presto morto di fame e sete. Scongiurò allora Dioniso di liberarlo da quell’incante-
simo e il dio lo accontentò, ordinandogli di purificarsi nel fiume Pattolo. Dopo essersi
lavato, Mida fu salvo.
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8. La guerra di Troia: secondo la teogonia greca, la guerra di Troia (nell’odierna Tur-
chia), combattuta tra Troiani ed Achei, fu generata dal fatto che la Grande Madre
Terra, Gea, era troppo gravata dall’enorme aumento della popolazione terrestre e,
non riuscendo a sostenerne il peso, ne chiedeva la riduzione.
Il concilio divino accolse le proteste di Gea e la accontentò: provocando una violenta
e lunghissima guerra.
Zeus si mise subito all’opera per compiere il suo divino disegno. Innanzitutto concepì
la bellissima Elena, accoppiandosi, sotto forma di cigno con Nemesi, la dea della ven-
detta.
L’uovo prodotto dall’unione di Nemesi con Zeus fu raccolto con amore da Leda, re-
gina di Sparta, e portato a corte. Quando ne nacque Elena, perfino Tindaro, sposo di
172 Nei miti della religione greca e nelle dottrine dei loro storici, gli Iperborei erano un popolo che viveva in una terra
lontanissima situata a nord della Grecia. Questa regione era un paese perfetto, illuminato dal sole splendente per sei
mesi all'anno. Gli Iperborei erano considerati un popolo privilegiato, caro ad Apollo che, subito dopo la nascita, si
sarebbe recato presso di loro sopra un carro tirato da cigni. L’Iperborea era un territorio con un clima molto dolce e
mite, ed il suo suolo produceva due raccolti l'anno. Gli abitanti avevano modi gentili, vivevano all'aria aperta, nei campi
e nei boschi sacri ed erano estremamente longevi. I vecchi, che avevano abbastanza goduto della vita, si buttavano in
mare da un’alta scogliera, con la testa coronata di fiori e trovano una morte felice in mezzo ai flutti.
173 La Teogonia è un poema religioso e mitologico opera di Esiodo, in cui si raccontano la storia e la genealogia degli
dei greci.
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