Page 257 - La Storia delle Scienze
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Conclusione



              La matematica e l’astronomia sono andate raffinandosi sempre di più via via che
              ciascuna ispirava nuove idee alle altre.


              I primi tentativi teorici di descrivere e spiegare l’Universo facevano perno sull’idea
              che gli eventi e i fenomeni naturali fossero controllati da spiriti che risiedevano in
              oggetti naturali, come i fiumi, le montagne o anche i corpi celesti, come il Sole e la
              Luna, e agivano in un modo imprevedibile.


              Il campo gravitazionale terrestre in cui siamo immersi ha determinato la struttura
              dell’ambiente in cui hanno avuto origine tutte le forme di vita che conosciamo.


              Gli uomini ritenevano di doversi propiziare i favori degli dei allo scopo di garantire la
              fertilità del suolo e l’avvicendarsi delle stagioni.

              Dopo un po’ di tempo iniziarono a vedere che le cose si ripetevano sempre uguali
              anche senza che fosse stato offerto o meno un sacrificio alle varie divinità.


              Con lo svilupparsi della civiltà venne scoperto un numero sempre maggiore di rego-
              larità e di leggi e si scelse di seguire un solo Dio, dettato dalle varie Religioni, che
              dopo aver creato il mondo non è più intervenuto nei nostri avvenimenti, se non per

              spiegare quei fatti che la scienza ancora non riesce a spiegare.

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              Oggi le domande che ci poniamo sono diverse rispetto a quelle che si ponevano nel
              medioevo, vogliamo sapere se l’Universo sia finito o infinito, se ha avuto un inizio

              oppure se è sempre esistito, etc.

              Per tutte queste domande, c’è una scienza che cerca di dare delle risposte: la Co-
              smologia.


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              È possibile provare a dare queste risposte perché disponiamo di una specie di mac-
              china del tempo che ci permette di guardare indietro nel passato.


              Le attuali osservazioni dei corpi celesti avvengono tramite le radiazioni elettroma-
              gnetiche e la luce, che viaggiano ad una certa velocità. Ad esempio il sole che guar-
              diamo, corrisponde al suo stato di 8 minuti addietro, perché questo è il tempo che

              impiega la sua luce ad arrivare sulla Terra.

              Quando osserviamo le galassie le vediamo com’erano miliardi di anni fa, esatta-
              mente il tempo che la loro luce impiega per arrivare fino a noi.



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