Page 187 - La Storia delle Scienze
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La natura venne racchiusa da un insieme di leggi, e dalla conoscenza di queste “leggi
della natura” scaturì la scienza, ovvero un sapere matematico basato sull’osserva-
zione e sulla verifica sperimentale delle ipotesi.
Per affermarsi la scienza dovette combattere una storica battaglia soprattutto con-
tro la tradizione culturale e la Chiesa, che venivano così minacciate apertamente,
perché venivano a crollare tutte le loro certezze.
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Il moto dei pianeti, e di Marte in particolare, che
durante la sua evoluzione di tanto in tanto tor-
nava indietro, poi di nuovo avanti, ad una velo-
cità sempre diversa aveva finora messo in crisi
tutti i sistemi astronomici susseguitosi fino ad al-
lora e il problema era stato risolto solo con l’uti-
lizzo dell’epiciclo.
Come logica della scienza Galileo pose la mate-
matica, che al contrario della logica tradizionale
Marte
di tipo sillogistico, portava a scoprire qualcosa di
nuovo.
Mentre la matematica pura non ha bisogno di dimostrazioni, la deduzione matema-
tica deve trovare riscontro nella realtà per essere valida.
Ma l’esperienza di cui parla Galileo non è l’esperienza immediata dei sensi, che può
confermare teorie erronee, ma l’elaborazione teorico-matematica dei dati, difatti
l’esperienza quotidiana può essere ingannevole.
Secondo Galileo, Dio per comunicare con l’uomo si è servito di due linguaggi: quello
scientifico-matematico, con il quale ha creato l’Universo, e che solo i dotti studiosi
della natura sanno interpretare, e quello religioso-morale accessibile a tutti gli uo-
mini, perché con esso ha inteso trasmettere, nella Bibbia, le verità di fede necessarie
alla salvezza umana.
Galileo, quindi, attribuì all’esperienza e alla matematica, la massima importanza sia
come linguaggio, di per sé rigoroso ed univoco, sia come strumento atto a garantire
la correttezza logica, e dunque la indiscutibilità, di qualunque conclusione.
Galileo che fu più un fisico piuttosto che un astronomo, amava molto le sperimenta-
zioni e questo lo portò a contribuire in maniera essenziale all’affermazione del pen-
siero copernicano.
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