Page 152 - La Storia delle Scienze
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La forza dei buchi neri risiede nella loro rotazione.
La forza esplosiva della fusione nucleare che avviene all’interno di una qualsiasi
stella, crea una pressione verso l’esterno controbilanciata dalla forza di gravità, che
attrae tutto verso l’interno, almeno fino a quando non si esaurisce il combustibile
nucleare e la stella inizierà a contrarsi.
Se la stella non supera 1,4 volte la massa del Sole, questa diventerà una Nana bianca,
o una stella di Neutroni, ma oltrepassando questa soglia la stella, non trovando al-
cuna pressione diretta verso l’esterno in grado di sorreggerla, è destinata a contrarsi
fino a ridursi a un singolo punto di densità infinita, chiamato “singolarità”, in cui la
curvatura dello spazio-tempo, da quasi piatta diviene “infinita”.
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Una singolarità segna la fine del tempo stesso. Paradossalmente, precipitare in un
buco nero la cui massa non supera più di 3-4 quella del Sole, allora si verrà inesora-
bilmente distrutti prima ancora di raggiungere l’orizzonte degli eventi, ma se il buco
nero è enorme, con una massa milioni di volte maggiore di quella del Sole, allora si
potrà raggiungere l’orizzonte degli eventi senza difficoltà.
L’area della superficie dell’orizzonte degli eventi che racchiude un buco nero cresce
sempre ogni volta che questo oggetto inghiotte un’ulteriore quantità di materia o di
radiazione, cambiando di conseguenza anche l’entropia del buco nero.
84 Rappresenta l’insieme dei punti in cui la gravità raggiunge la forza sufficiente a trascinare indietro la luce e a impe-
dirne la fuga.
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