Page 144 - La Storia delle Scienze
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- di età finita e in espansione per sempre nel futuro (quello che riteniamo essere
il nostro Universo);
- di età finita e in espansione per qualche tempo prima di tornare a contrarsi;
- di età infinita e sempre in espansione (la velocità di espansione deve però ten-
dere a zero nel passato remoto);
- di età infinita senza espansione né contrazione;
- di età infinita, prima in contrazione e poi in espansione.
Nota: Alexander Friedmann fu il primo a pensare ad un Universo in espansione, e
partendo dalle equazioni di Einstein, scrisse a sua volta un’equazione per definire “il
fattore di scala dell’Universo”, un numero che ci mostra di quanto spazio l’Universo
si è allungato o contratto in un dato periodo di tempo, partendo dalle dimensioni
attuali.
Il giovane fisico pubblicò il tutto su “Zeitschrift für Physik”, una rivista specializzata,
ma i suoi calcoli furono snobbati. Persino Einstein scrisse una critica al suo lavoro,
pensando a degli errori di calcolo nella ricerca delle soluzioni delle equazioni.
Ci volle l’intervento di un altro fisico, il russo Yuri Krutkov, a convincere Einstein sulla
correttezza dei calcoli svolti da Friedmann, e che quindi esistesse la possibilità di
Universi non statici. Einstein si vide quindi quasi costretto a correggere sulla stessa
rivista la sua opinione, ammettendo la correttezza dei precedenti calcoli e quindi
riconoscendo l’esistenza di soluzioni delle equazioni di campo in grado di variare nel
tempo.
In un Universo in espansione, il fattore di scala è < 1 nel passato e > 1 nel futuro.
Universi in espansione e in contrazione di Friedmann
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