Page 105 - La Storia delle Scienze
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Astronomia nel Medioevo



              Con la caduta dell’Impero Romano iniziava in Europa il periodo medioevale, periodo

              in cui lo sviluppo delle scienze ebbe una brusca frenata.

              Bastarono poche generazioni per smarrire tutte le intuizioni del popolo greco, dalle
              visioni di Anassimandro agli ingranaggi di Tolomeo.


              In quel contesto, l’emergente cultura cristiana reintrodusse molti elementi arcaici,
              ricavati direttamente dai testi biblici.

              Fu così che ricomparve la cupola del firmamento sovrastata dalle acque celesti, an-

              che la forma sferica della Terra fu messa in dubbio.

              Fortunatamente, l’arrivo degli Arabi nel sud dell’Europa determinò una fiorente cul-
              tura astronomica che avrebbe influenzato le future generazioni di intellettuali.


              La traduzione dell’Almagesto riportò in auge l’ordinata architettura del Cosmo ari-
              stotelico, e, dopo un’iniziale resistenza, la scienza greca fu accolta con entusiasmo,
              riprendendo la visione tolemaica dell’Universo come modello di riferimento.

              Bisogna anche ricordare l’introduzione del sistema di numerazione arabo (desunto

              dagli Indiani), molto più semplice di quello romano.

                                            Al-Battani fu il più grande astronomo arabo, autore di mi-
                                           surazioni che migliorarono la conoscenza dell’inclinazione

                                           dell’asse terrestre.

                                           Al-Zarqali,  fu  autore  delle  celebri
                                           tavole  planetarie,  le  “Tavole  tole-

                                           dane”, risalenti all’età dei persiana-
                                           sassanide, l’ultimo impero persiano
                                           preislamico,  governato  dalla  dina-

                                           stia sasanide dal 224 al 651.
               Al-Battani                                                                            Al-Zargali
                                           Il modello di Tolomeo fu usato da
              Tommaso d’Aquino nella visione cristiana del mondo, nella quale il Mondo è creato

              da Dio e lo stesso Dio è visto come motore immobile della sfera delle stelle fisse che
              trascina con sé le altre.

              Questo modello è una sintesi di quello biblico e di quello aristotelico e regnò incon-
              trastato fino a quando Buridano non mosse nel Trecento una critica sostenendo che

              il moto delle stelle non era mantenuto dall’intelligenza divina, ma bensì dalle stesse
              leggi che governano il moto dei corpi materiali sulla Terra.


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