Page 103 - La Storia delle Scienze
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Astronomia Cinese



              La cultura millenaria cinese sviluppò la scienza astronomica agli albori della propria
              storia, ovvero nel secondo millennio avanti Cristo.


              Questo popolo è quello che ha studiato il cielo per il periodo più lungo.

              Più di 4000 anni fa avevano ideato un calendario e varie mappe stellari.

              Sono stati ritrovati documenti sulle osservazioni delle macchie solari ad occhi nudo,
              sulle eclissi e sulle aurore boreali.


              Alcuni disegni ritrovati su antiche tombe, raffigurano le comete, che indicavano con
              il termine di “stelle spazzine”, a causa della loro lunga coda.


              Per i cinesi, il sovrano era anche l’imperatore di tutti i cieli inferiori e la sua autorità
              si rispecchiava nella volta celeste. Infatti se la sua gestione fosse stata ingiusta, nel
              cielo si sarebbero manifestati chiari segni celesti, come l’apparire di nuove stelle o
              di comete e per questo motivo si eseguivano senza sosta una serie di osservazioni

              astronomiche, che furono diligentemente catalogate per millenni.

              Costituiscono, sicuramente, la migliore cronaca astronomica dal 2000 a.C. fino ai no-
              stri giorni.


              Non conoscevano una matematica evoluta ed erano poco interessati allo studio de-
              gli astri, preferendo osservare le stelle circumpolari.

              I loro studi sui moti della Luna e del Sole, furono eseguiti grazie ad un osservatorio

              astronomico fatto costruire nel 2608 a.C. dall’imperatore Hoang-Ti, allo scopo di ela-
              borare e correggere l’allora carente calendario.

              Incidevano nelle ossa di animali gli eventi celesti che più li impressionarono, cer-
              cando in esse delle risposte sul futuro.


              I cinesi consideravano l’imperatore una creatura divina, messa al potere per volere
              del cielo e, di conseguenza, tutti i fenomeni che si verificavano sulla volta celeste
              avevano un evidente riscontro sulle attività umane e soprattutto sul comportamento

              e le decisioni dell’imperatore.

              Nonostante questa loro poca attitudine, i loro contributi all’astronomia furono mol-
              teplici.


              Erano in grado di creare dei calendari, sofisticate carte stellari, descritte da un si-
              stema equatoriale di coordinate celesti per la determinazione degli astri e costrui-
              rono sofisticati strumenti astronomici per l’osservazione dell’Universo. Suggerirono

              per primi l’idea di un Universo infinito.
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