Page 17 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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e per ultimo: ogni proprietà dello 0, come anche del successore di ogni numero che
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            abbia  quella  proprietà,  è  di  tutti  i  numeri,  che  poi  non  è  altro  che  il  “principio  di

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            induzione ”.

            Con queste premesse è quindi possibile dimostrare tutte le proposizioni ordinarie ed
            elementari dell’aritmetica, così come si trovano sul libro di Peano.


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                                            Friedric Frege (1848 – 1945), padre della logica  matematica
                                            moderna,  nonché studioso di filosofia della matematica e

                                            di filosofia del linguaggio, considerato dalla critica odierna

                                            come uno dei più grandi logici dopo Aristotele, è stato il
                                            primo  fautore  del  “logicismo”,  ossia  della  prospettiva

                                            secondo  la  quale  l’aritmetica,  in  quanto  costituita  da
                                            proposizioni analitiche, sarebbe riducibile alla sola logica,

                                            dimostrando        che    i    giudizi
            dell’aritmetica  non  sono,  come  ritenuto  da  Immanuel  Kant

            (1724 – 1804) nella sua “Critica della ragion pura” , sintetici a

            priori, ma analitici, e quindi dimostrabili in modo logico, cioè
            facendo ricorso soltanto alle regole del pensiero razionale.


            Cosa che invece non si può dire per la geometria, in quanto
            basata sull’intuizione pura di spazio.


            Il modo migliore di insegnare la matematica è di discuterne in un clima di “laboratorio”,

            dove, cioè, tutti devono poter dire la propria opinione o il proprio pensiero, senza aver
            paura di sbagliare. In questo contesto assume il suo pieno significato l’apprendimento

            per prove ed errori, dove lo sbaglio di uno diventa stimolo per un altro a trovare la
            soluzione ad un determinato problema o esercizio.


            Così facendo l’alunno prova, suggerisce, ritenta, ragiona su quello che succede, finché

            non trova una soluzione, costruendo praticamente uno “schema riproducibile”.


            Infatti, secondo molti teorici, nella didattica della matematica, il pensiero umano ha la
            capacità di risolvere i problemi, ponendosi delle domande e trovando delle risposte.








            3  La “dimostrazione per induzione” rappresenta un ulteriore modo per dimostrare un teorema.
            Questa tecnica consiste nel dimostrare la validità di un’affermazione per n = 1 o per un qualsiasi valore iniziale di n, e poi di
            mostrare che la validità per n implica la validità per n + 1. In questo modo si garantisce la validità di tale affermazione per
            ogni n.
            4  Questa branca della matematica si rifà al pensiero più che ai numeri e alle forme. Alcuni problemi sino risolvibili attraverso
            la logica piuttosto che a tentativi. Si parte da una condizione iniziale (dati di partenza) e si cerca di dedurre alcune cose, che
            poi collegate tra loro portano a trovare la soluzione del problema.
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