Page 353 - La Fisica nella Storia
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Con questi nuovi alleati, i Titani furono presto sconfitti e imprigionati nel Tartaro e guardati a

       vista dagli Ecatonchiri per tutta l’eternità. Atlante, uno dei pilastri del cielo e padre di Calipso,
       delle Pleiadi, delle Iadi e delle Esperidi, che in battaglia era stato capo dei titani, fu punito da
       Zeus a reggere il globo terrestre sulle spalle.

       Secondo alcuni testi, dopo un po’ di tempo, Zeus decise di liberare il padre Crono, esiliandolo in

       Italia, dove regnò pacificamente sotto il nome di Saturno.

       Zeus rimase a capo della schiera degli dei dell’Olimpo spartendosi il mondo con i suoi fratelli
       maggiori: a Zeus toccò il regno dei cieli e dell’aria, a Poseidone quello delle acque e ad Ade il

       regno dei morti. Alle sorelle non toccò nulla.

       Nota: la leggenda vuole che Eracle (Ercole), per portare a termine una delle sue 12 fatiche, si
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       offrì di sostituire Atlante a portare il globo, per un po’, se questi gli avesse portato tre mele
       d’oro dal giardino delle Esperidi, sue figlie.

       Il giardino dalle mele d’oro era custodito da un enorme drago con cento teste, Ladone, che non
       chiudeva mai gli occhi nemmeno per dormire.


       Atlante  si  fece  consegnare  facilmente  le  mele  d’ora  dalle  sue  figlie,  ma  non  aveva  proprio
       intensione di riprendere il suo posto, così Eracle, che aveva messo in conto quest’avvenimento,
       fingendosi onorato di portare quel peso, gli chiese di sostituirlo solo per un momento, affinchè

       trovasse qualcosa da mettersi sotto le ginocchia. Atlante acconsentì, ma Eracle se ne andò
       lontano portandosi via i pomi d’oro.

       Prometeo ed il vaso di Pandora: Prometeo, ovvero “colui che riflette prima”, è figlio del titano

       Giapeto e di Climene, una delle oceanine. Già dalla sua nascita si concentrano in lui, tre dei
       quattro elementi (aria, terra, acqua), in quanto è figlio di Giapeto e dunque nipote della Terra e

       del Cielo, e di una delle figlie del Mare. Sarà proprio con questi elementi, il fango fatto di acqua
       e terra e con l’aria che, su incarico di Zeus, modellerà il primo Uomo, che poi animerà con il
       fuoco divino.


       Nota: Quasi in tutte le culture, dalle più primitive alle più raffinate, la creazione del primo uomo
       è legata ai quattro elementi e a un intervento divino.

       Essendo “colui che riflette prima”, Prometeo, durante la titanomachia, si mise dalla parte di

       Zeus e convinse anche suo fratello Epimeteo “colui che riflette dopo”.  Grazie alle sue intuizioni
       ebbero, almeno per un po’, libero accesso all’Olimpo.

       Un giorno gli dei donarono, a lui e a Epimeteo, un certo numero di buone qualità da distribuire

       agli esseri viventi, ma Epimeteo le distribuì tutte agli animali. Prometeo, che era molto attaccato


       185  Queste tre mele rappresentavano i pomi della conoscenza, della consapevolezza e dell’eternità.


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