Page 350 - La Fisica nella Storia
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Si tratta di tre donne alate, aventi dei serpenti per capelli, con in mano sempre delle fruste o dei

       tizzoni per le torture. Secondo loro la follia era l’unico modo per purificare i peccati e per questo
       erano solite perseguire e tormentare i colpevoli, senza tregua, fino a quando, per l’appunto,
       non impazzivano.

       Le Meliadi: Le Meliadi erano le ninfe dei frassini, nate dal sangue di Urano caduto su Gea, che

       proteggevano i bambini abbandonati sotto gli alberi. La più nota era Melia che generò Io, dal
       dio fluviale Inaco e Tenedo da Apollo.

       I Giganti: I Giganti erano uomini malvagi di grande statura con grandi code di serpenti. Erano

       guidati dal re Eurimedonte e sconfissero Zeus e agli dei dell’Olimpo grazie all’aiuto di Eracle
       (Ercole come lo chiamavano i Romani), seppellendoli sotto l’Etna.

       Afrodite  (Venere):  Afrodite,  dea  della  bellezza  e  dell’amplesso,  nata  dalla  spuma  di  mare

       fecondata  dai  genitali  di  Crono,  era  una  tra  le  più  potenti  divinità,  in  grado  addirittura  di
       comandare tutte le creature del cielo, della terra e del mare, comprese le altre divinità, che non
       riuscivano a resistere alla sua bellezza.


       Per questo Zeus, temendo che Afrodite, a causa della sua immensa bellezza, potesse diventare
       causa di una nuova guerra fra gli dei, decise di darla in sposa a Efesto, brutto e deforme, il dio
       del fuoco, dell’ingegneria e della metallurgia. Afrodite lo schifava e lo tradiva continuamente,

       specialmente con Ares, il dio della guerra.

       Un  giorno  Efesto,  stancatosi  dei  continui  tradimenti  della  moglie,  le  tese  un  tranello,
       imprigionandola in una rete d’oro magica, fabbricata da lui stesso, proprio mentre si concedeva

       ad  Ares.  A  questo  punto  Efesto  chiamò  a  raccolta  tutti  gli  dei  per  far  vedere  a  tutti  il
       comportamento di Afrodite, ma il risultato fu che Afrodite riuscì a farsi liberare, promettendo
       loro una notte d’amore.

       A questo punto, molto deluso dall’accaduto, Efesto si andò a rifugiare nella sua officina, sotto

       l’etna.

       Afrodite continuò la sua dolce vita, procurandosi un infinito numero di amanti.

       Tra i tanti, le storie più conosciute sono quelle con Adone e Anchise.


       Adone, nato dal rapporto incestuoso tra il re di Cipro e la figlia Mirra. Mirra aveva mancato di
       rispetto ad Afrodite, che per punirla la fece innamorare perdutamente del padre, col quale,
       grazie ad uno stratagemma, riuscì ad andare a letto. Da questo rapporto incestuoso nacque un
       bambino bellissimo, Adone. Quando crebbe, a causa della sua enorme bellezza, riuscì ad attirare

       persino Afrodite, che ne rimase incantata.

       Afrodite passò molti mesi con lui, fino a quando Adone non decise di andare a caccia, dove morì
       colpito da Ares, che si era trasformato in cinghiale.


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