Page 295 - La Fisica nella Storia
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Il 5 aprile del 2012 negli esperimenti “ATLAS e CMS”, condotti con
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       l’acceleratore   LHC  del  CERN  di  Ginevra,  la  più  potente  macchina
       acceleratrice di  particelle,  applicando  per la prima volta  un’energia
                                               massima  di  8.000  miliardi  di

                                               elettronvolt  (8  TeV)  è  stato
                                               finalmente  scoperto  il  “bosone  di
                                               Higgs”,  teorizzato  nel  1964  da
                                               Peter Higgs (1929 -).


                                                Questa particella, dotata di massa propria, il cui valore non
                                               è  previsto  dal  Modello  standard,  secondo  la  teoria  del
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                                               campo di Higgs , permea tutto l’Universo, conferendo la
                                               massa  alle  particelle  elementari,  e  costituendo  così  le
                                               fondamenta del “Modello Standard”.

       La scoperta “bosone di Higgs” fu poi ufficialmente confermata il 6 marzo 2013, nel corso di una

       conferenza tenuta dai fisici del CERN a La Thuile.

       Dopo due anni di pausa tecnica, nel giugno 2015 LHC ha ripreso gli esperimenti con una energia
       mai raggiunta prima, di 13 TeV, avvicinandosi alla massima prevista di 14 TeV, per scoprire
       qualcos’altro di nuovo e per investigare più in profondità, per cercare di capire meglio alcune

       proprietà non del tutto chiare del modello standard, e tutti noi siamo in trepida attesa.

       I ricercatori sperano così ampliare le nostre conoscenze, cercando di verificare l’esistenza delle
       particelle  più  sfuggenti  della  materia  e  comprendere  la  natura  della  materia  oscura  e

       dell’energia oscura, che costituiscono rispettivamente circa il 27% e il 68% della massa-energia
       dell’Universo, contro il solo 4-5% costituito dall’energia e dalla materia ordinaria.

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       154  Come il biologo usa il microscopio per vedere i dettagli delle cellule, dettagli sempre più piccoli fino a quando non si arriva in un
       punto  in  cui  tutto  diventa  sfocato,  in  quanto  non  si  può  scendere  sotto  una  certa  dimensione  i  dettagli  diventano  invisibili,
       l’acceleratore di particelle rappresenta il microscopio del fisico.
       Un acceleratore di particelle accelera vari tipi di particelle: protoni, antiprotoni, elettroni, positroni, oppure vari tipi di ioni utilizzando
       specifiche configurazioni di campi elettrici e magnetici per portare queste particelle alle energie necessarie nei vari esperimenti. Le
       particelle accelerate incontrano un bersaglio fisso, per esempio un foglio metallico, un recipiente contenente gas oppure liquido,
       oppure altre particelle o antiparticelle a loro volta accelerate, in collisioni frontali a energie altissime. In seguito a questi scontri
       possono avvenire tanti processi: dalla frammentazione in parti più piccole, alla nascita di nuove particelle.
       Il metodo di base per accelerare le particelle consiste nell’utilizzo di campi elettrici per accelerarli e campi magnetici per controllare
       la loro traiettoria.
       Le particelle generate negli acceleratori sono poi “studiate” dai ricercatori attraverso i “rivelatori di particelle”, strumenti che misurano
       varie caratteristiche, come la velocità, la carica, le tracce, l’energia o i tempi di percorrenza di varie traiettorie. I processi noti possono
       essere calcolati con grandissima precisione attraverso l’applicazione del Modello Standard. Se il risultato non combacia allora uno dei
       due risultati, teorico o sperimentale, deve essere sbagliato.
       155  Secondo la teoria cosmologica prevalente, il campo di Higgs permea tutto lo spazio vuoto dell'Universo in qualsiasi istante.
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