Page 172 - La Fisica nella Storia
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La durata di questa “zona intermedia” è molto piccola, e dipende dalla distanza che ha l’evento
da noi stessi.
Più è lontana da noi, più è lunga la sua durata.
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Alla distanza di un paio di metri dal nostro naso è di qualche nanosecondo , se riferita all’altra
parte della Terra, è di appena un millesimo di secondo, ancora parecchio sotto la nostra soglia
di percezione del tempo, cioè del tempo minimo che riusciamo a distinguere con i nostri sensi,
che è dell’ordine di qualche decimo di secondo.
Sulla Luna la durata del presente esteso sarebbe di qualche secondo, mentre su Marte di un
quarto d’ora.
Questo vuol dire che su Marte ci sono avvenimenti che in questo preciso momento sono già
successi, avvenimenti che devono ancora succedere, ma anche un quarto d’ora di avvenimenti
durante il quale avvengono fatti che per noi non sono né passati né futuri, sono qualcos’altro,
di cui non ci siamo mai accorti prima, perché questo qualcos’altro da noi dura troppo poco per
notarne l’esistenza, ma esiste ed è del tutto reale.
Per esempio, se dovessimo comunicare con lo Shuttle in missione su Marte, ogni discorso
sarebbe intervallato da 15 minuti, il tempo che impiegherebbe la nostra voce ad arrivare.
Questi 15 minuti, rappresentano un tempo che non è né passato né futuro rispetto al momento
in cui uno ha parlato o ha risposto, questo quarto d’ora, è inevitabile; è intessuto negli eventi
dello spazio e del tempo: non lo si può accorciare.
Questo implica che non si può dire di un evento che accade su Marte che stia effettivamente
accadendo “proprio ora”, perché non esiste il “proprio ora”.
Einstein ha compreso che non esiste la “simultaneità assoluta”, cioè non esiste un insieme di
eventi nell’Universo che siano tutti esistenti “adesso”.
Il nostro “adesso” esiste solo qui. Sulla Galassia di Andromeda, la durata di questo “presente
esteso” rispetto a noi sarebbe di circa due milioni di anni.
La costanza della velocità della luce comporta che il tempo è differente per osservatori in moto
relativo tra di loro, cioè il tempo non è “unico” e la velocità della luce è la velocità limite.
Approfondimento: Nessuno oggetto si può muovere più velocemente della velocità della luce
nel vuoto. Questo, però, non è sempre vero nella materia, perché nella materia, la luce si muove
più lentamente, rispetto alla velocità nel vuoto. Ad esempio, si stima, che la velocità della luce
nel centro del Sole sia solo di circa 10 km/anno, ovvero 0.3 mm/s.
101 Il numero dei nanosecondi che stanno in un secondo è uguale al numero dei secondi che stanno in 30 anni
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