Page 159 - La Fisica nella Storia
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Il Corpo Nero di Kirchhoff




       Durante la prima metà dell’ottocento la radiazione termica fu interpretata semplicemente come

       una  dispersione  del  fluido  calorico  nel  mezzo  circostante,  ma,  in  seguito,  i  principi  della
       termodinamica diedero nuova vita allo studio della radiazione termica, poiché grazie al principio
       di  conservazione  dell’energia,  si  è  potuto  dedurre  come  la  radiazione  fosse  esattamente

       l’inverso dell’assorbimento.

                                    Gustav  Robert  Kirchhoff  (1824  -  1887),  insieme  a  Robert  Wilhelm
                                   Bunsen (1811 – 1899), diedero avvio all’analisi
                                   spettroscopica (spettroscopia), scoprendo, tra

                                   l’altro,  che  ogni  riga  spettrale  è  tipica  della
                                   composizione  chimica  dell’elemento  che  la
                                   emette.


                                   Questa  tecnica,  poco  dopo,  permise  la
         Kirchhoff                                                                         Bunsen
                                   determinazione  della  composizione  chimica
       del Sole.


                                                   Ancor prima dello sviluppo vero e proprio dell’analisi
                                                   spettrale,  Kirchhoff si era già accorto  che le sostanze
                                                   non solo emettono, ma anche assorbono righe spettrali
                                                   caratteristiche,  fino  ad  arrivare  all’enunciazione  della

                                                   cosiddetta  “Legge  di  Kirchhoff”:  “per  ogni  sostanza  il
                                                   comportamento            rispetto        all’emissione        e
                                                   all’assorbimento,  a  parità  di  temperature,  è  il

       medesimo”.

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       Approfondimento: Quando si illumina un corpo con una sorgente di luce esso assorbe tutte le

       radiazioni incidenti su di esso e ne riflette alcune; sono proprio i raggi riflessi che ce lo mostrano
       colorato. Ad esempio, le foglie di una pianta assorbono tutte le radiazioni incidenti, riflettendo
       solo quelle con la lunghezza d’onda corrispondente al verde.


       I colori sono delle radiazioni elettromagnetiche aventi una ben determinata lunghezza d’onda.
       Esistono, poi, alcuni corpi che splendono di luce propria, come il sole, la candela e le stelle.

       Questi  corpi  emettono  con  maggiore  intensità  proprio  le  radiazioni  che  più  facilmente

       assorbirebbero  se  illuminati  da  luce  diffusa  (legge  di  Kirchhoff).  Infatti,  nel  1859  Kirchhoff
       dimostrò come il rapporto tra il potere emissivo (quello che misura l’energia della radiazione
       emessa dal corpo) ed il potere assorbente (quello che misura l’energia assorbita dal corpo), sia

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