Page 103 - La Fisica nella Storia
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Curiosità sulla LUCE





                                                       La luce viaggia a velocità grande ma finita, e questo
                                                      fa  sì  che  la  porzione  di  Universo  che  possiamo

                                                      osservare sia limitata.

                                                      I fotoni, o “quanti di luce”, provenienti dal Sole hanno
                                                      avuto origine nelle profondità del suo nucleo, dove la

                                                      temperatura  raggiunge  diversi  milioni  di  gradi
                                                      centigradi  e  la  pressione  è  centinaia  di  miliardi  di
                                                      volte superiore rispetto a quella misurabile al suolo
                                                      terrestre.


       Inoltre  le  reazioni  di  fusione  nucleare  che  hanno  luogo  al  suo  interno,  trasformano
       continuamente nuclei di idrogeno in nuclei di elio, producendo enormi quantità di energia.


       Approfondimento: L’Energia nucleare.

       La storia dell’energia nucleare ha avuto inizio con la scoperta della radioattività, alla fine del XIX
       secolo ed ha fatto un ulteriore passo in avanti con la formulazione della teoria della relatività di
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       Einstein (E = mc ). Nei processi nucleari, infatti, è proprio l’applicazione di questa formula il
       fulcro di tutto: si parte trasformando una parte della massa in fotoni ed energia cinetica, si
       trasforma poi in energia termica e infine in energia elettrica.


       Il primo a capire quale enorme potenza potesse produrre una tale trasformazione fu il nostro
       Enrico Fermi, che costruì il primo reattore atomico negli USA, il 2 dicembre del 1942, in un
       laboratorio ricavato da una palestra all’università di Chicago, usando come fonte di energia
       l’isotopo dell’uranio-235 all’interno di blocchi di grafite. L’uranio infatti ha un nucleo molto

       pesante che, sotto il “bombardamento” di neutroni, si scinde in due nuclei più leggeri, più altri
       neutroni, liberando una grande quantità di energia. I neutroni liberati, a loro volta, colpiscono
       altri nuclei di uranio, generando ulteriori reazioni nucleari, dando vita ad un processo a catena

       che, se non controllato, può portare ad una vera esplosione. esplosione. La grafite, materiale in
       grado di assorbire neutroni, serviva proprio a tenere sotto controllo la reazione e produrre
       energia in modo controllato. Una centrale nucleare riesce a produrre una grande quantità di
       energia elettrica a ciclo (quasi) continuo, a partire da una piccola quantità di uranio.


       Essa è costituita da tre componenti principali:


          • il reattore nucleare: un enorme cilindro di cemento armato e/o acciaio nella cui parte
              centrale è collocato il nocciolo di uranio con il moderatore e il circuito refrigerante;




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