Page 80 - Informatica dalla A a Z
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La formattazione di un disco “a basso livello” comporta le seguenti operazioni:
– Viene creata una suddivisione in blocchi, cluster, settori e tracce;
• Vengono scritti sul disco i segnali di sincronismo e identificazione di ciascun blocco di
dati;
• ogni blocco viene verificato e se trovato difettoso (bad-block) viene contrassegnato
come tale;
• viene creata una tabella dei blocchi, nella quale vengono segnati come liberi tutti i
blocchi tranne quelli trovati difettosi;
• vengono create la struttura gerarchica di cartelle e file, gli indici e le tabelle necessari
alla sua gestione;
• vengono create e registrate una serie di informazioni atte a far riconoscere il disco,
come: nome, numero di settori, tracce, blocchi, dimensione dei blocchi, etc.;
• vengono eventualmente registrati particolari driver o altre informazioni necessarie al
corretto utilizzo del disco.
Un disco già formattato a basso livello può anche essere formattato ad alto livello; in que-
sto caso, però, verranno eseguite solo le ultime tre operazioni (formattazione veloce).
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I file sono composti da un nome e da una estensione , che comunemente fornisce un’in-
dicazione sul tipo di file o di dati che contiene.
84 Per identificare un file dobbiamo conoscerne il nome e l’estensione. Il nome è costituito da caratteri alfanumerici che di
solito non possono superare i 256 caratteri, contro i soli 8 caratteri utilizzabile in origine, mentre l’estensione indica la porzione
di nome che si trova dopo il punto e serve ad indicare il tipo di file. Di solito l’estensione si limita a 3 soli caratteri, secondo le
vecchie regole del sistema operativo MS-DOS, anche se oggi questo vincolo non esiste più e può essere anche più lunga. All’in-
terno dei nomi di file non è consentito l’uso di alcuni caratteri particolari, detti “caratteri riservati”, perché utilizzati dal sistema
operativo per scopi specifici.
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