Page 405 - Capire la matematica
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Algebra Lineare



           L’algebra lineare studia le trasformazioni di oggetti situati in uno spazio m-dimensionale
           in altri oggetti corrispondenti in uno spazio n-dimensionale. È utile in moltissime appli-

           cazioni, come l’edilizia antisismica, la lotta alle malattie, la protezione della fauna ma-
           rina, la grafica digitale, etc., anche se gli unici che riescono davvero a sfruttarne tutte le
           potenzialità sono i matematici e i fisici.

           Per poterla capire si ha bisogno di alcune conoscenza basi della matematica, come ad

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           esempio  i  numeri  complessi,  le  implicazioni   (⇒),  le  equivalenze   (⟺),  le  proposi-
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           zioni , la teoria degli insiemi , le funzioni , le trasformazioni lineari, etc.
           Approfondimento: Trasformazioni Lineari.
           Dati 2 elementi arbitrari xi e xj, un numero reale arbitrario c e una funzione f: X → Y, si
           dice che f è una trasformazione lineare da X a Y se soddisfa due condizioni:

              1. f(xi) + f(xj) e f(xi + xj) sono uguali;


              2. cf(xi) e f(cxi) sono uguali.


           Note: Si studiano le trasformazioni lineari per capire meglio il concetto di immagine. Una
                                               m
                                          n
           trasformazione lineare da R  a R  è detta a “Applicazione lineare”.
           La grafica al computer si basa sull’algebra lineare e in particolare sule trasformazioni

           lineari. Ad esempio, permettono di fare scalare, ruotare, traslare, proiettare da 3D a 2D,
           etc.

           Chiamiamo  vettore  un  segmento  sul  quale  abbiamo  stabilito  un  orientamento. Indi-

           chiamo con il simbolo ⃗, un vettore di nome v.

           Definizione: Diciamo vettore nullo il vettore che applicato a qualsiasi punto del piano
           associa lo stesso punto.






           35  L’enunciato è sempre vero. Nei casi in cui sappiamo che “se P allora Q” è vero, ma non sappiamo nulla sul contrario “Se
           Q allora P” si dice che “P implica Q” (P ⇒ ) e “Q potrebbe implicare P”. Se sono vere entrambe allora si dice che P e Q
           sono “Equivalenti”.
           36  Se P ⇒  e Q ⇒ P, allora si dice che P ⟺ Q, cioè che P e Q sono equivalenti, si equivalgono.
           37  Le proposizioni sono dichiarazioni che sono vere o false. Non fanno parte delle proposizioni quelle frasi ambigue che
           possono suscitare reazioni diverse a seconda della persona interpellata.
           38  Un insieme è una collezione di cose. Queste cose sono dette elementi o oggetti dell’insieme.
           39  Si dice “funzione da X a Y” una legge che associa gli elementi di X a quelli di Y.
           X è detto dominio mentre Y è detto codominio della funzione. L’elemento di Y che corrisponde a xi quando gli applichiamo
           f è detto “immagine di xi in Y tramite f, oppure f(xi)”. L’immagine quindi non è altro che l’elemento di Y che corrisponde
           all’elemento xi dell’insieme X mediante la funzione f. L’immagine di una funzione è quindi un sottoinsieme del suo codomi-
           nio.
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