Page 737 - Capire la Fisica
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Equazione di Schrödinger
La prima teoria matematica formulata per descrivere il com-
portamento degli oggetti quantistici fu la meccanica matri-
ciale, sviluppata nel 1925 da Werner Heisenberg (1901 - 1976).
Negli stessi anni e precisamente
nel 1926, il fisico austriaco Erwin
Schrödinger (1887 –1961), ela-
borò una sua descrizione mate-
matica dei processi del microco-
smo: “la meccanica ondulato-
ria”, che si basava su un equivalente quantistico
dell’equazione delle onde della teoria ondulatoria.
Schrödinger pensò, come Bohr, che gli elettroni si muo-
vessero su traiettorie stazionarie
Grazie a questa teoria, per la prima volta, si poterono eseguire calcoli concreti su pro-
cessi della fisica quantistica.
Nel 1926 Schrödinger fu in grado di dimostrare che la sua meccanica ondulatoria e la
meccanica matriciale di Heisenberg, dal punto di vista matematico fossero perfetta-
mente equivalenti.
***
Per giustificare il dualismo onda-corpuscolo gli scienziati del ventesimo secolo non po-
terono fare a meno di rivedere la descrizione della materia conosciuta fin dal secolo
precedente.
Tra i primi a formulare una teoria efficace (nel 1926) fu proprio Erwin Schrödinger, che
introdusse il concetto principale della teoria quantistica.
Attraverso questa equazione si è riusciti a comprendere anche il perché l’elettrone
nell’atomo di idrogeno può variare soltanto tra alcuni valori discreti dell’energia.
L’equazione di Schrödinger consiste in un’equazione differenziale, la cui soluzione dà
254
la “funzione d’onda ψ ” che descrive il comportamento di una particella microsco-
pica.
254 ψ è funzione della posizione e del tempo. Quest’equazione ha la forma di un’equazione di continuità.
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