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Equazione di Schrödinger



                                       La prima teoria matematica formulata per descrivere il com-
                                      portamento  degli  oggetti  quantistici  fu  la  meccanica  matri-

                                      ciale, sviluppata nel 1925 da Werner Heisenberg (1901 - 1976).

                                      Negli stessi anni e precisamente
                                      nel 1926, il fisico austriaco Erwin
                                      Schrödinger  (1887  –1961),  ela-

                                      borò una sua descrizione mate-
                                      matica dei processi del microco-

                                      smo:  “la  meccanica  ondulato-
           ria”,  che  si  basava  su  un  equivalente  quantistico
           dell’equazione delle onde della teoria ondulatoria.

           Schrödinger pensò, come Bohr, che gli elettroni si muo-

           vessero su traiettorie stazionarie

           Grazie a questa teoria, per la prima volta, si poterono eseguire calcoli concreti su pro-
           cessi della fisica quantistica.


           Nel 1926 Schrödinger fu in grado di dimostrare che la sua meccanica ondulatoria e la
           meccanica matriciale di Heisenberg, dal punto di vista matematico fossero perfetta-
           mente equivalenti.

                                                          ***


           Per giustificare il dualismo onda-corpuscolo gli scienziati del ventesimo secolo non po-
           terono fare a meno di rivedere la descrizione della materia conosciuta fin dal secolo
           precedente.


           Tra i primi a formulare una teoria efficace (nel 1926) fu proprio Erwin Schrödinger, che
           introdusse il concetto principale della teoria quantistica.

           Attraverso questa equazione si è riusciti a comprendere anche il perché l’elettrone

           nell’atomo di idrogeno può variare soltanto tra alcuni valori discreti dell’energia.

           L’equazione di Schrödinger consiste in un’equazione differenziale, la cui soluzione dà
                                    254
           la “funzione d’onda ψ ” che descrive il comportamento di una particella microsco-
           pica.








           254  ψ è funzione della posizione e del tempo. Quest’equazione ha la forma di un’equazione di continuità.
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