Page 701 - Capire la Fisica
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La diffrazione
Quando scrutiamo un oggetto in lontananza, non siamo in grado di vederne i partico-
lari, che invece possiamo vedere attraverso un binocolo.
Vi siete mai chiesti come mai i nostri occhi hanno una risoluzione così limitata?
Se sì, la risposta va ricercata nella dimensione delle nostre pupille, che devono essere
abbastanza grandi da far passare una quantità di luce sufficiente ad attivare i sensori
della vista, ma più sono aperte e più le onde luminose in entrata diventano sfocate.
Le onde luminose che attraversano il cristallino dell’occhio provengono da varie dire-
zioni.
Quanto più ampia risulta l’apertura, tanto maggiore è il numero di direzioni che ven-
gono acquisite.
Come si può quindi intuire, le onde che percorrono cammini diversi interferiscono in
modo differente a seconda che le loro fasi siano o meno allineate.
La maggior parte di queste onde arriva in fase, formando una macchia centrale nitida
e brillante, ma l’ampiezza di tale macchia trova un limite nel punto in cui i raggi adia-
centi si annullano a vicenda e ai suoi margini compare una serie di zone alterne di luce
e di buio.
La grandezza dell’ampiezza di questa macchia centrale, determina quali siano i dettagli
più fini che il nostro occhio può cogliere.
Lo stesso avviene negli obiettivi delle macchine fotografiche, che a seconda della loro
portata possono produrre macchie centrali di grandezze diverse (il cosiddetto “limite
di diffrazione”).
Questo limite dipende dalla lunghezza d’onda della luce e dall’inverso della dimensione
dell’apertura o della lente; di conseguenza, le immagini blu appaiono leggermente più
nitide di quelle rosse e un’immagine formata con un’apertura o una lente di dimensioni
maggiori è meno sfocata.
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La diffrazione viene prodotta dall’angolazione di alcuni raggi di luce, che producono
un effetto di zone di luci e ombre.
Più piccolo è il foro di entrata e maggiore sarà questa zona di interferenza.
Lo stesso fenomeno, ma maggiormente evidenziato, si verifica quando siamo molto
vicini alla sorgente di luce, perché i raggi, che si muovono in maniera retta entrano
245 La diffrazione è un chiaro indicatore che ciò che sta passando attraverso un’apertura è un’onda.
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