Page 269 - La Storia delle Scienze
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L’Esperimento della Doppia Fenditura Vs l’Effetto Fotoelettrico
Il dilemma se la luce è fatta di particelle o di onde ha rappresentato per secoli un enigma
insolubile, suscitando battaglie appassionate tra i sostenitori delle opposte teorie.
L’esperimento della doppia fenditura, proposto nel 1801 dal
fisico inglese Thomas Young (1773 – 1829), mise per lungo
tempo la parola fine alla disputa a favore della teoria ondula-
toria, sovrastando di fatto la precedente teoria di Isaac New-
ton, che nel suo “trattato sull’ottica”, era fautore della cosid-
detta “teoria corpuscolare”, grazie alla quale riuscì a spiegare
le leggi di rifrazione e riflessione della luce.
In questa teoria, Newton sosteneva che la luce (bianca) fosse
composta da particelle di vari colori, i corpuscoli, offuscando
a sua volta, l’allora precedente teoria ondulatoria di Christian
Huygens (1629 –1695), con la quale erano stati comunque spiegati i fenomeni della rifra-
zione e della riflessione.
La tradizione vuole che Young abbia pensato all’esperi-
mento della doppia fenditura, dopo aver passato una
giornata intera ad osservare le onde che si accavallavano
sulla superfice di uno stagno, provocate dal movimento
delle anatre che nuotavano indisturbate.
L’esperimento della doppia fenditura consiste nel posi-
zionare davanti ad una sorgente luminosa bianca, una la-
stra metallica non trasparente, sulla quale siano state
praticate due strette fenditure, e alle sue spalle collocare
uno schermo sul quale verrà proiettata la parte di luce
che attraversa le fessure.
A questo punto non resta che osservare cosa succede.
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