Page 267 - La Storia delle Scienze
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I Neutrini
La storia del neutrino, sin dalla sua prima sup-
posizione, fatta per la prima volta nel 1930 da
Wolfgang Pauli, è sempre stata associata
all’interazione debole. Dalla sua supposizione
alla sua scoperta sono passati circa 25 anni,
essa avvenne nel 1956.
La creazione della bomba atomica e la relativa
scoperta dell’enorme energia intrinseca
nell’atomo, diede ad alcuni fisici la possibilità
di poter rilevare questi famigerati neutrini, in-
stallandone un rilevatore nelle vicinanze di
una esplosione atomica, ma questo non fu attuabile. Allora si decise di installarlo presso
un reattore nucleare, ed è stato possibile scoprire il neutrino, o meglio l’antineutrino, nel
fenomeno del decadimento β inverso del protone.
I neutrini furono poi rilevati nel 2002 attraverso
esperimenti effettuati sul Sole.
Dopo quella scoperta si cominciarono ad usare i
neutrini, al posto di protoni ed elettroni, come
proiettili, per investigare più in profondità
nell’atomo, nelle macchine “acceleratrici”.
I risultati sperimentali sono stati fondamentali per
il lavoro di unificazione della forza elettromagne-
tica e quella debole, in quella elettrodebole.
Rilevatore di
I neutrini interagiscono con le altre particelle, solo
attraverso la forza debole.
Accelerare direttamente i neutrini, però, non è possibile, essendo elettricamente neutri.
Per questo si sfrutta il decadimento del “pione”, energizzando dei semplici protoni. Rag-
giunta l’energia desiderata, il fascio di protoni è estratto e inviato su un bersaglio, un ci-
lindro costituito da un materiale avente un piccolo peso atomico, come berillio o carbo-
nio. Dall’interazione forte dei protoni si produce un po’ di tutto, ma in massima parte
pioni positivi, negativi e neutri. Mediante l’ausilio di alcuni magneti, si selezionano i pioni
positivi, che vengono dirottati in un tunnel lungo qualche centinaio di metri, nel quale
hanno il tempo di decadere indisturbati, in un muone positivo e in un neutrino muonico.
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