Page 245 - La Storia delle Scienze
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CONCLUSIONI



           Il valore di una teoria non consiste tanto nell’essere giusta o sbagliata: l’importante è che

           suggerisca dei buoni esperimenti, e permetta di avanzare nella conoscenza.

           Abbiamo visto che più o meno, dalla fine del Settecento, fino ai nostri giorni, ogni 20 o 30
           anni, sono sempre stati realizzati progressi importanti nel campo della scienza.


           Verso i primi dell’800 l’uomo ha iniziato a comprendere che la luce fosse un’onda, poi ha
           trovato le leggi che governano la forza tra particelle dotate di carica elettrica.

           La data di nascita della moderna teoria atomica viene associata all’anno 1803, quando il

           21 ottobre di quell’anno John Dalton presentò una memoria sull’assorbimento dei gas e
           dei liquidi, in cui faceva riferimento alle “particelle ultime” della materia, gli atomi.

           La prima base sperimentale della teoria atomica è costituita dalle leggi stechiometriche,

           che regolano le combinazioni chimiche.

           Grazie alla teoria atomica di John Dalton, si fecero enormi passi avanti verso la compren-
           sione della materia; si introdusse il concetto di energia; si spiegarono i fenomeni dell’in-

           terferenza e della diffrazione; si studiò il fenomeno della resistenza elettrica e si relazio-
           narono elettricità e magnetismo.

           Nota: Il graduale completamento della teoria atomica fu ottenuto soprattutto mediante

           lo studio dei gas e delle loro proprietà.

           Gay-Lussac nel 1808 enunciò la seguente legge: “In ogni combinazione chimica, in cui sia
           i componenti che il composto siano allo stato gassoso, i volumi delle sostanze componenti

           e del prodotto della reazione stanno fra loro in rapporti semplici, supposte identiche con-
           dizioni di temperatura e di pressione, prima e dopo la combinazione”.

           Per conciliare queste teorie con le precedenti leggi stechiometriche e l’ipotesi atomica,

           Avogadro completò le ipotesi di Dalton, che oltre che nei composti chimici, anche negli
           elementi si deve applicare il concetto di “molecola”, la più piccola particella libera dell’ele-
           mento. Da questi ragionamenti Avogadro, nel 1811 arrivò all’enunciazione del suo fa-
           moso teorema: “Eguali volumi di gas, nelle stesse condizioni di pressione e di tempera-

           tura, contengono eguale numero di molecole”, cioè che il volume di un gas non dipende
           dalla sua natura specifica, ma solo dalla temperatura, dalla pressione e dal numero delle
           molecole.


           Il passo definitivo verso l’accettazione della teoria atomica fu compiuto mediante la de-
           terminazione sperimentale del valore assoluto delle grandezze atomiche.





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