Page 225 - La Storia delle Scienze
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Le conoscenze astronomiche sono state notevolmente estese con l’invio del telescopio
spaziale Hubble, il quale ha consentito di spingere lo sguardo l’oltre i confini già raggiunti
dai telescopi a terra.
Grazie al telescopio spaziale infatti è stato possibile scoprire che l’Universo è attualmente
in una fase di espansione accelerata e che esso appare, in regioni dello spazio profondo,
assai uniforme. E, soprattutto, è stato scoperto il primo pianeta extrasolare (1995), susci-
tando grande clamore nel mondo scientifico.
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Il modello cosmologico del Big Bang fornisce, non uno, ma più scenari cosmologici diversi
caratterizzati sempre da un Universo in espansione, ma aventi un’estensione dello spazio
finita o infinita.
L’espansione dello spazio scoperta matematicamente da Fridman e Lemaître si applica
alla perfezione ad un qualsiasi Universo avente una qualunque delle geometrie non eu-
clidee: sia esse a curvatura positiva che negativa (geometria sferica o iperbolica).
Per avere uno schema cosmologico definitivo, però bisogna stabilire con certezza la forma
del nostro Universo. Per farlo si deve procedere per via indiretta.
Le equazioni della relatività generale forniscono una strategia matematica, dipendente
dalla densità di materia.
Se questa fosse enorme, la gravità prodotta farebbe ripiegare lo spazio su sé stesso, pro-
ducendo una forma sferica, se fosse poca si avrebbe, al contrario, una forma iperbolica.
In questi calcoli si è tralasciato un piccolo particolare, che invece è venuto fuori dopo anni
di studi: con la giusta quantità di materia ed energia, si avrebbe una curvatura dello spa-
zio, nulla: la geometria euclidea.
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