Page 193 - La Storia delle Scienze
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La scoperta di questa nuova particella è di fondamentale importanza perché conferma
un’idea radicale in base alla quale il vuoto è caratteriz-
zato da proprietà fisiche.
Tuttavia, nonostante le virtù che il modello standard possiede, si sta tentando di supe-
rarlo, in quanto nel modello esistono una trentina di costanti numeriche, che non per-
mettono alla teoria di fornire spiegazioni.
Le teorie delle stringhe finora sviluppate sono ben 6 e per questo motivo, secondo alcuni
fisici, dietro tutti quei modelli apparentemente così diversi, si nascondeva una teoria uni-
ficatrice più profonda e presumibilmente unica, di cui le stringhe non sarebbero che i li-
miti, battezzata come “teoria M”, dove la “M” non si sa ancora oggi cosa significhi real-
mente (Madre, Maestra, Mistero, etc.), ma qui il nostro Universo non sarebbe più unico,
ma farebbe parte di un “multiverso”.
Una delle caratteristiche della teoria M è data dal fatto di richiedere l’esistenza, oltre che
delle stringhe unidimensionali, anche di alcune strutture con un numero maggiore di di-
mensioni, le “brane”.
Secondo questa teoria, le brane sopraccitate funzionano solo perché si scambiano l’una
con l’altra insieme ai vari spazi di Calabi-Yau.
In questa nuova teoria un’eleganza matematica molto elevata, caratterizzata da un ele-
vato potere matematico, la simmetria a specchio.
Tale simmetria accoppia ciascuno spazio di Calabi-Yau con un altro spazio di Calabi-Yau
invertendo alcuni parametri, chiamati numeri di Hodge, che descrivono la forma specifica
di ciascuno spazio di Calabi-Yau e della relativa struttura simplettica.
Questo requisito rappresenta un vincolo molto forte, che dona alla teoria un certo equi-
librio tra la sua parte bosonica e fermionica, data proprio dalla supersimmetria, che elide
vicendevolmente le loro divergenze.
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