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La Teoria del Tutto e la Teoria delle Stringhe
Nei primi anni Settanta, i fisici si misero al lavoro sulla prima versione della teoria delle
stringhe (che oggi è chiamata bosonica) per cercare di determinare in modo preciso le
caratteristiche dei modi di vibrazione.
Nell’ideazione della teoria delle stringhe, l’idea principale era quella di fornire la base ad
una rappresentazione fisica della realtà, sostituendo le particelle puntiformi con piccoli
anelli, chiusi o aperti, le cui modalità di vibrazione definiscono le proprietà delle particelle.
Questa teoria propone che gli ingredienti di base della materia non abbiano un’esten-
sione spaziale nulla, come accade per una particella puntiforme, né che siano tridimen-
sionali, come avviene per una distribuzione estesa nello spazio, ma che siano monodi-
mensionali, cioè come una linea curva, la stringa.
Queste possono vibrare, e le loro vibrazioni potrebbero ben spiegare l’esistenza di varie
proprietà quantistiche come la carica elettrica e lo spin.
In verità all’inizio, le stringhe sembravano dar vita soltanto a particelle con spin intero, e
questo era un bel guaio, perché solo le particelle mediatrici hanno uno spin di questo tipo,
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mentre tutte le altre hanno spin .
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La questione fu presto risolta dal fisico statunitense Pierre Ra-
mond (1969 -) con la scoperta di una nuova simmetria tra i vari
modi di vibrazione, che producevano spin frazionari in coppie, che
diede vita alla supersimmetria, il modello divenne la teoria delle
superstringhe.
Nota: La simmetria è un concetto molto comune della vita quoti-
diana, la troviamo infatti nell’arte, nella scienza, nella biologia e
soprattutto nella fisica e nella matematica.
Questa si può avere in vari modi: mediante la ripetizione di un
medesimo elemento a intervalli regolari (traslazione), oppure mediante il ribaltamento
dell’elemento rispetto ad un piano o ad un asse o addirittura un punto (rotazione).
L’esempio più palese è la simmetria bilaterale del corpo umano rispetto ad un asse verti-
cale.
Tra i vari modi di vibrazione possibili, esistevano anche dei valori che producevano le par-
ticelle scoperte dagli esperimenti.
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