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La Teoria dei Campi
Nella moderna teoria dei campi è opinione diffusa che ogni processo d’interazione si
svolga attraverso lo scambio di una particella intermedia, chiamata quanto mediatore o
bosone vettore, la cui massa è inversamente proporzionale al raggio d’azione della forza
in gioco.
Ogni particella dotata di massa è sorgente di un campo gravitazionale.
Questo si estende indefinitamente in tutte le direzioni e la sua intensità diminuisce pro-
porzionalmente al quadrato della distanza dalla sorgente.
Questa regola, introdotta per la prima volta per spiegare le modalità dell’interazione elet-
tromagnetica e successivamente di quella forte, viene attualmente ritenuta valida per
tutte le classi d’interazione.
L’interazione gravitazionale tra due particelle è sempre, a quanto se ne sa, di tipo attrat-
tivo.
Analogamente, anche ogni particella che abbia una carica elettrica è sorgente di un
campo elettromagnetico, e questo si estende indefinitamente in tutte le direzioni con una
intensità che diminuisce proporzionalmente al quadrato della distanza dalla sorgente.
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Nota: Una particella che possieda massa e carica elettrica è sorgente di entrambi i campi.
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I quanti della forza elettromagnetica, il cui raggio d’azione è infinito, sono rap-
presentati da particelle di massa nulla, i fotoni.
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L’interazione fra due cariche elettriche non si esplica in modo diretto e istantaneo, bensì
viene trasmessa con velocità finita (quella della luce) per effetto dell’emissione e dell’as-
sorbimento di fotoni da parte delle cariche.
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In analogia con la forza elettromagnetica, nel 1935 il fisico giapponese H. Yukawa (1907 -
1981) intuì che anche la forza nucleare forte dovesse essere trasmessa da un quanto me-
diatore.
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