Page 91 - La Storia delle Scienze
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Astronomia Araba
Si dovette aspettare fino all’anno mille, affinché in Europa ritornasse in auge l’astro-
nomia.
Si dedicò molto tempo alla ricerca dei testi greci distrutti o perduti, e fortunata-
mente, gli arabi avevano provveduto a conservarne copie tradotte.
Nel IX secolo d.C. in Oriente nasceva una
civiltà giovane e ansiosa di conquistare il
primato della scienza e della cultura. Essi
non solo conoscevano le opere di Tolo-
meo, ma disponevano anche dei risultati
della scienza persiana e della matema-
tica indiana.
Per quasi sei secoli, gli studiosi musul-
mani eccelsero in ogni branca della co-
noscenza scientifica.
Bagdad, capitale islamica, sin dall’ottavo secolo divenne il centro mondiale di studi,
compresi anche quelli astronomici, e fu qui che si definì il nuovo sistema di numera-
zione comprendente anche lo zero, che fu poi adottato quasi in tutto il mondo.
Il calendario musulmano è un calendario di tipo lunare, dove i mesi iniziano con il
primo avvistamento della falce di Luna.
Le loro precise misurazioni rivestivano
molta importanza per il calcolo delle fe-
stività, in particolare quella del Ramadan.
Nel XIII secolo, re Alfonso X di Castiglia
(Spagna) fece compilare dai suoi ricerca-
tori, “le Tavole Alfonsine”, uno studio il-
lustrato del cielo stellato (circa 800 stelle)
che sarebbe stato uno dei testi più letti in
Europa.
L’atlante stellare più completo fu fatto
dall’astronomo tedesco Johann Elert
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