Page 374 - La Storia delle Scienze
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Questo perché, proprio come un
                                                                       cane  da  guardia  che  fa  da  ve-
                                                                       detta, anche Sirio, faceva altret-

                                                                       tanto col Sole, precedendolo nel
                                                                       cielo,  durante  le  prime  luci  del
                                                                       giorno, e quando  questo succe-
                                                                       deva, voleva dire che era giunto

                                                                       il  periodo della  piena  del  fiume
                                                                       Nilo.

                                                                       Quando  si  arrivò  all’epoca  dei

                                                                       Greci e dei Romani, a causa della
              precessione degli equinozi, Sirio cominciò ad apparire assieme al Sole, dando inizio
              al periodo più caldo dell’anno, che Greci e Romani solevano indicare come i “Giorni

              del Cane”.

              Anche a questa stella sono attribuite varie leggende.

              La più importante è sicuramente quella riguardante Cefalo, grande cacciatore e figlio
              del dio dei venti (Eolo), che fece innamorare di sé la bella Aurora, dea dalle dita ro-

              sate.

              Cefalo sfuggiva al suo amore, tanto che Aurora per conquistarlo, arrivò a prometter-
              gli, in cambio del suo amore, di regalargli un cane da caccia superveloce, Lelapo, al

              quale nessuna preda poteva sfuggire.

              Cefalo, però dovette rifiutare in quanto era innamorato della moglie, con la quale
              avevano prestato un giuramento di eterna fedeltà.


              Aurora, allora insinuò ad un possibile tradimento della moglie, quando lui era via, e
              che poteva trasformalo in un ricco mercante, per poter spiare il comportamento
              della moglie in sua assenza.


              Cefalo accettò e si presentò sotto false spoglie alla moglie Procri, offrendole gioielli
              in cambio delle sue grazie.

              Questa cedette molto facilmente, e allora, deluso dal comportamento di questa, la
              ripudiò, accettando le lusinghe di Aurora, in cambio del suo amore.


              Cefalo non si separava più dal suo cane e un giorno, venuto a sapere dell’esistenza
              di una lepre, nella vicina città di Tebe, che aveva il dono di poter sfuggire a qualsiasi
              cane, decise di andare a cacciarla.


              Questa, però, ogni volta che il suo cane la acciuffava, gli sfuggiva dalle fauci e ripren-
              deva a correre.

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