Page 300 - La Storia delle Scienze
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Anche Immanuel Kant, quando lesse le pubblicazioni di Wrigth, ne risultò entusiasta,
              tanto che circa quattro anni dopo pubblicò, seppur in maniera anonima, una teoria
              dell’Universo, intitolata “Storia universale della natura e teoria del cielo”, in cui de-

              scriveva in maniera entusiasta le teorie di Wright, suggerendo come tali braccia non
              fossero altro che un disco rotante di stelle, dove l’attrazione centripeta della gravità
              veniva controbilanciata dalla forza centrifuga di reazione alla rotazione delle stesse
              intorno al centro della galassia.


              Sempre secondo Kant, la luminosità apparente dei sistemi stellari doveva semplice-
              mente indicare la diversa distanza che ci separava e, analogamente, le varie confi-
              gurazioni che assumevano in cielo le stelle, erano dovute solo ai vari orientamenti

              rispetto al nostro raggio visivo.

              Le sue intuizioni andarono ben oltre, iniziò a pensare che se le stelle formavano ga-
              lassie come la Via Lattea, forse le galassie si aggregavano a loro volta in ammassi di
              galassie, che a loro volta si aggregavano in ammassi di ammassi di galassie e così via,

              seguendo un grandioso disegno divino “creato” da un unico Dio.

              Furono proprio queste sue “Illuminazioni” che portarono Kant ad abbandonare lo
              studio della fisica e dell’astronomia, per intraprendere la strada filosofica, dove la

              sua “Critica della ragion pura”, uscita nel 1781, avrebbe fatto di lui uno dei più famosi
              filosofi del mondo.

              Sempre nella sua “Storia universale della natura e teoria del cielo”, Kant si domandò

              al  riguardo  della  nascita  del  Sistema  Solare,  dando  una  risposta  estremamente
              all’avanguardia per il periodo storico a cui apparteneva, e cioè che questo si fosse
              formato da una nube vorticante di gas e detriti, idea poi sviluppata dal marchese

              Pierre Simon de Laplace (1749 - 1827) nel suo libro del 1796, Esposizione del sistema
              del mondo, in cui, volendo spiegare l’origine dei pianeti senza alcun intervento di-
              vino, enunciò la sua “Teoria nebulare”, secondo la quale il sistema solare era nato
              dalla contrazione e dalla rotazione di una nube di materia, che aveva poi dato vita ai

              vari pianeti.

              Questo ben presto divenne il modello di Universo accettato nell’Inghilterra “vitto-
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              riana ”, protrattosi fino all’inizio del XX secolo.

              Essa è costituita da un disco di gas e stelle che si estende all’incirca 130.000 anni luce
              in direzione trasversale e 2.000 anni luce in verticale.


              Il suo disco contiene stelle, gas (idrogeno) e una polvere di piccolo particolato solido
              presente in quello che è noto come mezzo interstellare. Inoltre al suo centro vi è un



              151  Si tratta del periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria, che parte dal 20 giugno
              1837 e si conclude fino alla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1901.
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