Page 289 - La Storia delle Scienze
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Oltre al lavoro di Popp sui biofotoni, nel 1933, un altro scien-
ziato, il dott. George W. Crile (1907 – 1992) di Cleveland, rivelò
che l’uomo si nutre di “quantum di energia”, ovvero di radia-
zioni.
Il dr. Crile sostiene che sono i raggi del Sole a trasmettere agli
alimenti la radiazione capace di “immettere correnti elettriche
nel circuito elettrico del corpo, cioè nel sistema nervoso”.
Crile paragonò gli atomi a dei piccoli sistemi solari capaci di caricarsi attraverso la
radiazione solare, affermando: “Questi innumerevoli atomi di energia vengono as-
sorbiti come alimento.
Giunti nel corpo umano, poi si scaricano nel protoplasma, fornendoci nuove energie
chimiche e nuove correnti elettriche”.
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La luce presa nelle giuste proporzioni è una medicina, anche se solo una parte di
essa, quella non visibile all’occhio umano, ovvero, gli infrarossi e gli ultravioletti,
sembra contenere le straordinarie proprietà nutritive e vitali più importanti per
l’uomo.
Tuttavia un abuso di questi può risultare dannoso.
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Contro i raggi UV (UV A e UV B) è stata condotta una grande campagna mediatica
che li ha condannati come i principali responsabili delle malattie della pelle causate
dal Sole, come il melanoma, ma niente si è detto sui loro effetti terapeutici, sull’uso
curativo contro la psoriasi o sull’importanza che hanno per la salvaguardia della no-
stra salute.
Anche se è vero che la luce solare possa provocare il cancro della pelle, esistono
anche numerose prove che documentano come una corretta illuminazione potrebbe
curare malattie come l’osteoporosi, la sclerosi multipla, alcuni tipi di cancro (colon,
ovaie, prostata, seno), il diabete e le malattie cardiovascolari.
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Risulta opportuno sviluppare uno stile di vita adeguato ed una corretta esposizione
del corpo al Sole.
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