Page 127 - La Storia delle Scienze

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Calcolò, infine, l’unità astronomica UA con un margine di errore solo del 10%.

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Ole Romer (1644 - 1710) collaborò col Cassini e capì che tale

ritardo era dovuto al tempo che la luce impiegava per giungere
sino a noi dalla profondità dello spazio, riuscendo a calcolarne
anche la velocità con una buona approssimazione, attraverso le
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effemeridi di Giove. Tra le tante cose, ideò la prima “monta-
tura equatoriale”.

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Edmund Halley (1656 – 1742) nel 1682 osservò la cometa

che prenderà il suo nome, supponendo che compisse una
rivoluzione completa lungo la sua orbita ogni 76 anni.

Tramite precisi calcoli, basati sulle teorie di Newton sulla

gravitazione universale, riuscì a predire il successivo passag-
gio che avvenne puntuale,
ma che egli non vide a
causa della sua morte.

I precedenti passaggi della cometa avvennero nel
1476, nel 1531 e nel 1607.

Nel 1718 mise in evidenza i moti propri delle stelle, dimostrando che almeno tre di

esse, Sirio, Procione e Arturo, avevano cambiato posizione rispetto ai tempi di Tolo-
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meo e scoprì l’ammasso stellare di Ercole .

Approfondimento: Verifiche delle teorie newtoniane.

La prima conferma delle teorie newtoniane fu sicuramente la soluzione del pro-
blema millenario delle comete, ad opera di Edmund Halley, che studiò ben 14 co-
mete, prima di poter affermare che anche il loro moto, come avviene anche per i

pianti, è governato dalla gravitazione solare.

64 L’Unità astronomica (UA) è un’unità utile nella misura delle distanze, e corrisponde alla distanza media tra la Terra
e il Sole, ovvero circa 150 milioni di km.
65 Tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astro-
nomiche.
66 Un ammasso di galassie situato nell'omonima costellazione alla distanza di oltre 500 milioni di anni luce dalla
Terra.
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