Page 179 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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La matematica del Medio Evo                                           167



            Nonostante  i  suoi  cinque  secoli  di  decadenza,  Roma  non  aveva  rinunciato  alla  sua

            civilizzazione, ma gli ultimi tre secoli avevano visto il dilagare su tutta l’Europa degli

            allora barbari popoli germanici.

            Sul papato di Roma pesò virtualmente l’intera responsabilità di restaurare la civiltà in

            Europa, ma le conoscenze greche erano state ormai totalmente dimenticate.


            Con l’espandersi del cristianesimo, la cultura medievale fu sempre più soggetta ai dogmi
            cristiani, e si era poco inclini ad una nuova avventura intellettuale.


            L’istruzione era molto rara, e la mitologia aveva preso il sopravvento. Fortunatamente

            alcuni uomini avevano cominciato a raccogliere nuovi libri.

            Nel  VI  secolo  Severino  Boezio  (476  –  525)  scrisse,

            basandosi sulle opere di Aristotele, Euclide ed altre fonti

            classiche,  manuali  di  logica,  astronomia e  matematica
            destinati ad essere usati a lungo.


            Boezio studiò alla scuola di Atene, dove si insegnavano

            soprattutto  Aristotele,  Platone  e  le  quattro  scienze
            fondamentali  per  la  comprensione  della  filosofia

            platonica,  l’aritmetica,  la  geometria,  l’astronomia  e  la
            musica.  La  sua  erudizione  era  ben  nota  e  apprezzata,

            tanto che Teodorico lo interpellò riguardo alle richieste
            ricevute  dal  re  burgundo  Gundobado  per  la                     SEVERINO BOEZIO

            progettazione di un orologio ad acqua, e dal sovrano Clodoveo I, per un suonatore di
            lira.


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            Nel VII secolo, Sant’Isidoro di Siviglia (560 – 636) creò con le sue “Etimologie” un modello

            di molti compendi medievali di scienza, affinché le opere di Aristotele, Euclide e Tolomeo
            non fossero completamente dimenticate.
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