Page 143 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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Le geometrie non euclidee                                           131



            Per  secoli  i  matematici  avevano  fondato  la  conoscenza  della  geometria  sui  cinque

            postulati  di  Euclide,  secondo  il  presupposto  che  essi  fossero  auto-evidenti,  e  non

            avessero bisogno di essere dimostrati.

            I  postulati  di  Euclide,  infatti,  sembravano  essere  proprietà  fondamentali  e  non

            modificabili.


            Uno di questi postulati, il quinto, era però sempre apparso più problematico degli altri,
            al punto da aver richiesto, nel corso dei secoli,  numerose formulazioni alternative e

            persino diversi tentativi di dimostrazione.


            Nella sua forma più semplice, il quinto postulato afferma che, “data una retta e un punto
            esterno  ad  essa,  per  quel  punto  può  passare  una  sola  retta  parallela  alla  retta  di

            partenza”, oppure secondo una formula equivalente “la somma degli angoli interni di un
            triangolo è sempre uguale a 180°”.


            Questo  postulato  sembra  del  tutto  intuitivo  finché  si  resta  nel  mondo  astratto

            dell’immaginazione, ma diviene evidentemente falso se si prova a realizzarlo su una
            superficie curva come quella della superficie terrestre.


            Nei primi decenni dell’Ottocento diversi matematici cominciarono quindi a chiedersi se

            non si potessero fondare geometrie di tipo alternativo, che rinunciassero a uno o più dei
            postulati di Euclide.


            Il primo a rendersi conto dell’esistenza di geometrie non

            euclidee,  fondate  su  un  insieme  di  postulati  auto
            consistenti, fu il “Principe dei matematici”, Karl Friedrich

            Gauss (1777 – 1855), anche se come sua consuetudine,
            non pubblicò niente al riguardo.


            Gauss giunse alla conclusione che il quinto postulato non

            fosse un requisito davvero necessario per costruire una
            geometria coerente.


            Si sono avute delle notizie, solo grazie alla donazione, da

            parte di un suo nipote, alla Società Reale di Göttingen, di
                                                                                 GAUSS
            un  quaderno  contenente  146  enunciati  e  risultati  di

            calcoli molto complessi. Tra questi vi era anche una prima versione di una geometria
            non euclidea.
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