Page 187 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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La matematica dell’800 175
Dobbiamo aspettare l’800 per trovare nuovamente grandi matematici, come Gauss,
Riemann, Hilbert, etc.
È proprio grazie a loro che la matematica si trasformò nella scienza che oggi conosciamo,
cioè indipendente, consapevole di sé stessa, ricca di connessioni interne, articolata in
sotto discipline: la geometria, l’analisi, l’algebra, etc.
Carl Friedrich Gauss (1777 – 1855), definito come “il
principe dei matematici”, è considerato “il più grande
matematico di tutti i tempi”, in quanto rinnovò
profondamente la matematica contribuendo in modo
decisivo all’evoluzione delle scienze matematiche, fisiche e
naturali.
Gauss, nel 1796, appena diciannovenne, un giorno si trovò
tra le mani una costruzione con riga e compasso del
poligono regolare con 17 lati, una cosa inaudita, perché nel libro di Euclide si trovavano
solo i metodi per costruire poligoni con 3, 4, 5 e 6 lati, che combinati portavano a 8, 10,
12, 15, ma non era compreso il 17, un numero primo.
Gauss dopo aver riflettuto per un solo attimo, capì che doveva per forza fare il
matematico.
Tutto partì da una semplice deduzione: che il 17 è un primo, cioè è divisibile solo per sé
stesso e 1, ed è più grande di un’unità rispetto a una particolare potenza di 2, in quanto
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17 = 16 + 1 = 2 + 1.
Gauss fin da bambino aveva mostrato doti matematiche veramente eccezionali.
Si racconta che a soli 3 anni, mentre osservava il padre che consegnava le paghe
settimanali agli operai, si accorse di un errore di calcolo e lo fece notare al padre che ne
rimase strabiliato.
Egli portò contributi notevoli ai più svariati campi della scienza, dalla Teoria Dei Numeri,
all’Algebra (con il suo Teorema Fondamentale dell’Algebra), dalla Geometria
Differenziale alle Geometrie non Euclidee, dalla teoria delle Equazioni Differenziali alla
Meccanica Celeste, etc.