Page 198 - La Fisica nella Storia
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       gravitazionale (redshift),  la  precessione  del  perielio  di  Mercurio ,  la  deviazione  della
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       posizione  apparente  delle  stelle  per  effetto  gravitazionale  (lente  gravitazionale) ,  come
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       avviene nelle vicinanze della superficie solare ed infine le onde gravitazionali  appena scoperte
       (a 100 anni esatti dalla pubblicazione della relatività generale).

























       Il fenomeno che più di tutti sconvolse Einstein fu, però, l’idea di Universo in evoluzione.

       Nota: La relatività generale mostra che, non esistendo una forza esterna che annulli l’attrazione
       della gravità, l’Universo non può essere statico.


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       L’idea lo spaventò a tal punto che incluse nelle sue equazioni una costante cosmologica , tale
       che con un valore opportuno rendesse l’Universo statico, ma poi le scoperte di Hubble del 1929

       relative allo spostamento verso il rosso cosmologico mostrarono che l’Universo si sta realmente
       espandendo.

                                       Da Newton alla “Teoria della Relatività”



       Prima  di  Einstein,  un  altro  grande  fisico,  James  Maxwell,  aveva  ideato  la  teoria
       dell’elettromagnetismo, unificando i fenomeni elettrici e magnetici, luce compresa, portandoli




       112  Indica lo spostamento relativo in frequenza di un'onda elettromagnetica dovuto all'espansione dell'Universo. Il redshift si spiega
       ipotizzando che le lunghezze d'onda varino allo stesso modo delle distanze per effetto dell'espansione dell'Universo.
       113  Mercurio avanza più velocemente di quello che prevede la legge della gravitazione universale, rispetto a quanto come previsto
       dalla legge di gravitazione universale di Newton. La precessione del perielio indica l’avanzamento del punto dell’orbita in cui il pianeta
       è più vicino al Sole, ed è dovuta alla presenza degli altri pianeti, che ne modificano l’orbita attraverso la loro forza gravitazionale. Ma
       nel caso specifico di Mercurio questi dati non sono altrettanto precisi. Solo la relatività generale dà una spiegazione corretta, dovuta
       dalla curvatura dello spaziotempo. Questo risultato è stato un importante fattore che ha motivato l’adozione della relatività generale.
       114  È dovuto alla deviazione della radiazione luminosa, dal suo percorso rettilineo, per azione della gravità. La modifica che un corpo
       massivo  provoca  alla  curvatura  dello  spaziotempo  genera  un  effetto  simile  a  quello  ottico  di  una  lente,  che  può  andare  dalla
       deformazione apparente della sorgente, allo sdoppiamento o alla visione multipla della sua immagine. I fenomeni dovuti alle lenti
       gravitazionali furono previsti teoricamente poco dopo l'enunciazione della relatività generale. Essendo un fenomeno che intorno ad
       un baricentro massivo produce distorsioni sia di tempo che di spazio, incide sulla dinamica d'ogni elemento di natura ondulatoria
       come quelle elettromagnetiche ma anche sulle onde gravitazionali.
       115  L'onda gravitazionale è una deformazione della curvatura dello spaziotempo che si propaga come un'onda.
       116  La costante cosmologica si pensa possa rappresentare l’energia oscura che accelera l’espansione dell’Universo.
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