Page 140 - La Fisica nella Storia
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Già nel XX secolo, molti scienziati hanno lavorato, senza successo, all’unificazione di queste

       forze in un’unica forza unificatrice (teoria unificata).

       Queste equazioni riescono a spiegare anche la luce, affermando che questa non è altro che una
       vibrazione delle linee di Faraday.


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       Per Huygens, invece, la luce era un’onda che si propagava in maniera del tutto simile alle onde
       del mare o alle onde acustiche.


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        Attraverso  la  teoria  ondulatoria,  fenomeni
       quali la riflessione, la rifrazione, la diffrazione,

       l’interferenza,  la  dispersione  e  la  diffusione
       della    luce    trovavano      una     spiegazione
       soddisfacente  ed  estremamente  elegante,

       mentre invece rimanevano dubbi sul mezzo di
       propagazione  della  luce  e  su  cosa  oscillasse,
       ritornando nuovamente al concetto di “etere”.

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       Nota: Noi vediamo il Mondo a colori perché le onde elettromagnetiche che formano la luce
       vibrano: Se le onde vibrassero un po’ più in fretta, la luce sarebbe più blu. Se vibrassero un po’

       più lente, la luce sarebbe più rossa.

       Il colore come lo vediamo noi è la nostra reazione psicofisica ai segnali nervosi che vengono dai
       recettori nei nostri occhi, che sono in grado di distinguere onde elettromagnetiche di frequenze

       diverse.

       Maxwell si rese conto che le equazioni prevedessero che le linee di Faraday possano vibrare
       anche a frequenze  molto più basse, cioè più lentamente, di quelle della luce, e che quindi

       dovevano esserci altre onde che nessuna aveva ancora visto.




















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