Page 127 - La Fisica nella Storia
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Le Leggi di OHM




                                    George Simon Ohm (1789 - 1854), attraverso una serie di esperimenti,
                                   scoprì che la conducibilità variava non solo in funzione del metallo
                                   usato, ma anche in funzione della sezione trasversale del filo.


                                   Cercò  quindi  di  escogitare  esperimenti  che  gli  permettessero  di
                                   misurare accuratamente le intensità di corrente relative.

                                   Nel corso di questo lavoro, adattando all’elettricità i concetti relativi a

                                   un  fluido  che  scorre,  definì  la  “differenza  di  potenziale”  (forza
                                   elettromotrice) sia dell’intensità di corrente, sia della resistenza alla
       conduzione.


       Ohm introdusse una nuova grandezza fisica, la “resistenza elettrica”, trovando un criterio di
       classificazione dei materiali in rapporto alla loro capacità di farsi attraversare dalla corrente.

       I risultati furono pubblicati nella sua opera: “Il circuito elettrico, trattato matematicamente”,

       dove furono presentate le due leggi fisiche che definiscono il comportamento dei conduttori al
       passaggio di corrente elettrica (leggi di Ohm).

       La  prima  legge  di  Ohm  afferma  che  l’intensità  di  corrente  che  attraversa  un  conduttore  è
       direttamente proporzionale alla differenza di potenziale  (o  tensione)  applicata ai  suoi  capi,

       dunque, matematicamente

                                                              
                                                         R =
                                                              

       dove  R  rappresenta  la  costante  di  proporzionalità  ed  è  detta  resistenza  del  conduttore
       (Resistenza), V  indica  la differenza di potenziale elettrico ai  capi di un conduttore elettrico
       (Tensione) e I indica l’intensità di corrente elettrica che lo attraversa (Corrente).


       Questa legge può anche essere espressa anche così: “In un conduttore metallico l’intensità di
       corrente (a temperatura T costante) è direttamente proporzionale alla tensione applicata ai suoi
       capi e inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore”.

       La legge di Ohm vale sia per un intero circuito metallico che per un singolo pezzo di conduttore

       metallico.

       Nel Sistema internazionale, la resistenza si misura in ohm (Ω).

       In realtà, la prima legge di Ohm rappresenta un criterio di classificazione dei materiali capaci di

       condurre corrente elettrica.





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